Tutti gli oggetti sono cose piene di vita e di storie, e tutte le cose si possono riusare e reinventare: è questo il filo conduttore degli appuntamenti che il festivalfilosofia dedica ai più piccoli. La giornata di domani, domenica 16 settembre, sarà all’insegna di spettacoli, laboratori, narrazioni interattive, esperienze sensoriali e intelligenti per vivere e imparare le “cose”.
Persino i bambini più piccoli, dai tre mesi in su, possono partecipare a “Oggetti in Transito”, a cura dei Servizi educativi per l’infanzia, Centro per le Famiglie e Centro di Educazione Ambientale San Cristoforo, un laboratorio a cielo aperto dove manipolare, sperimentare, giocare con tanti tipi di oggetti, in un passaggio di mani che fa bene alla testa e mostra da quanta animazione siano percorse cose apparentemente inerti (Piazzale della Rosa, domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19).
Tutto si può recuperare e riusare: anche le schede dei personal computer, oggetti tecnici che hanno modificato la condizione umana e di cui occorre prendersi cura. Il laboratorio “Social Silicon”, a cura di NuovaMente Sassuolo e Cooperativa Lo Spino, insegnerà come le schede dei pc – preziose sia per la funzione che svolgono, sia per i metalli che contengono – possano venire immagazzinate, smontate e avviate al riutilizzo (Via Battisti, domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19).
La performance teatrale di Lorena Iori “Una valigia di libri e altre cose ancora” porta in scena la storia di un’aspirante ballerina che riceve in eredità da un vecchio cantastorie la sua valigia. All’interno…moltissimi libri, che contengono storie, fantasie, emozioni. Lo spettacolo vuole proporre ai bambini un incontro col libro nel quale i partecipanti, con la complicità di poche cose, si potranno divertire a interpretare i protagonisti e i contesti delle storie raccontate, vivendo così la magia del teatro (Biblioteca Comunale Cionini, domenica dalle 11.00 alle 12.30).
Si chiude tra giocolerie e clownerie a Sassuolo la programmazione del festival pensata per i ragazzi. “Roclò”, proposto dalla Compagnia “Claudio e Consuelo” in dialetto piemontese significa “rottame”, e proprio di cose malandate è ingombra la scena nel momento in cui inizia la rappresentazione: attrezzi da lavoro, bottiglie di detersivo, vecchi ombrelli, cappelli, scope. Come per magia, però, ciascun oggetto viene rianimato grazie a una giocosa cura di racconti, musiche e clownerie che ne prolunga la vita. Musicato dal vivo con strumenti classici e oggetti d’uso comune, lo spettacolo alterna testi firmati dagli autori ad altri liberamente ispirati a opere di Gianni Rodari, Roberto Piumini e Carl Sandburg (Auditorium Pierangelo Bertoli, domenica alle 17.30 e alle 20.30).