Pomeriggio di intensa attività per la Polizia Municipale dell’Unione Tresinaro-Secchia. Una pattuglia in servizio sul territorio ha intimato l’alt ad una BMW di grossa cilindrata ma il conducente, anziché rallentare, ha immediatamente accelerato per darsi alla fuga. E’ iniziato così un inseguimento ad altissima velocità che ha visto la collaborazione di diverse pattuglie chiamate in supporto. Dopo essersi diretta verso Borzano, la BMW ha tentato di far perdere le proprie tracce effettuando manovre pericolosissime, percorrendo rotatorie in senso contrario. Vistosi braccati dalle auto di servizio della Polizia Municipale ha abbandonato la strada principale per fuggire attraverso una mulattiera di campagna ma giunta su un campo arato l’auto sportiva non ha potuto fare a meno di arenarsi sulle grosse zolle di terra. Conducente e passeggero a questo punto hanno abbandonato l’auto per darsi alla fuga a piedi. Gli agenti della Municipale ormai numerosi in zona hanno inseguito a piedi i fuggitivi accerchiandoli da diverse direzioni. Uno ha desistito dopo poche decine di metri mentre per il secondo è stato necessario raggiungerlo e bloccarlo fisicamente dopo alcune centinaia di metri.

I protagonisti della fuga si sono rivelati due cittadini albanesi residenti a Scandiano F.V. di anni 24 e S.M. di anni 22, uno dei quali con precedenti per spaccio di droga.

Fatti i primi accertamenti, l’auto, che ora si trova sotto sequestro, era già stata sanzionata per la mancanza della revisione, ed è risultata inoltre sprovvista di copertura assicurativa, esponendo un tagliando contraffatto. Il conducente poi, non aveva mai conseguito la patente.

Informato il Pubblico Ministero di turno dott.ssa Maria Rita Pantani dell’accaduto, e valutato quanto accaduto, gli uomini del comandante Mazzoni si sono immediatamente organizzati per una perquisizione nelle case dei due fermati. Per fare cio’ è stato richiesto l’ausilio del cane antidroga in servizio presso il comando Polizia Municipale “Valtassobbio” di Casina. Giunti sul posto poco dopo, l’Ispettore Capo Bernardi insieme al fedele “Duca”, hanno passato al setaccio le abitazioni dei fuggitivi ed i risultati non si sono fatti attendere. Sul fondo di un mobile era nascosto un pacco all’interno del quale si trovava un panetto di marijuana dei peso di oltre 150grammi. Nelle tasche dei fuggitivi sono stati inoltre rinvenuti contanti per quasi duemila euro ed alcuni cellulari.

S.M. nella casa del quale è stato rinvenuto lo stupefacente, è stato arrestato e processato la mattina successiva per direttissima. Il giudice ha convalidato il sequestro ma ha disposto che l’arrestato venisse messo in libertà perché non vi era pericolo di fuga o di inquinamento delle prove.

Soddisfatto il Comandante Mazzoni che si complimenta per l’operato: “Tutti gli operatori impegnati sono rimasti in servizio senza pausa fino al mattino successivo per concludere quella che è stata una delle migliori operazioni di questo corpo eseguita in collaborazione con personale e mezzi anche di altre Unioni. Indispensabile al suo compimento è stata la sinergia tra il personale dei vari distretti dell’unione e con il personale dell’Unione Val Tassobbio senza il quale non sarebbe stato possibile raggiungere questo risultato”.