C’erano anche il prof. Livio Presutti, Direttore della Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria, e il dottor Daniele Marchioni tra i relatori al Congresso della American Academy of Otolaryngology di Washington D.C., tenutosi nei giorni scorsi negli Stati Uniti e al quale hanno partecipato oltre 6.000 otorinolaringoiatri, provenienti da tutto il mondo. Gli specialisti modenesi sono stati invitati a tenere due relazioni, nel corso di una seminario sul tema della Chirurgia endoscopica dell’orecchio medio e dell’orecchio interno. Presutti e Marchioni hanno parlato dei nuovi approcci chirurgici endoscopici mininvasivi sui quali il Policlinico di Modena è all’avanguardia. Da sottolineare che molti dei partecipanti hanno chiesto di poter frequentare il reparto di Otorinolaringoiatria del Policlinico di Modena e di poter partecipare al prossimo meeting internazionale in programma sempre al Policlinico per i giorni 26, 27, 28 novembre prossimi.

La scuola modenese si conferma all’avanguardia

Il tema della chirurgia endoscopica dell’orecchio è argomento di grande attualità e vede la scuola di Modena all’avanguardia internazionale, tanto da avere messo a punto alcune tecniche assolutamente innovative che costituiscono le punte più avanzate di questa metodica. Alcuni mesi fa, ad esempio, è stato effettuato il primo intervento al mondo di asportazione di un neurinoma del nervo acustico attraverso la via del condotto uditivo esterno, cioè senza incisioni cutanee esterne tantomeno craniotomia come abitualmente si fa in questi casi. Tale tecnica chirurgia è stata perfezionata e codificata proprio da Presutti e e Marchioni, dopo un lungo periodo di studi anatomici in numerosi centri universitari di valenza internazionale. L’intervento si è svolto su un paziente di 40 anni, affetto da un neurinoma della chiocciola esteso al condotto uditivo interno, l’intervento è durato circa 4 ore senza alcuna complicanza intraoperatoria e postoeratoria Il paziente sta bene e non ha alcun deficit. “Si tratta ancora di una tecnica sperimentale che può essere utilizzata, al momento, solo in pazienti affetti da lesioni limitate alla chiocciola e al fondo del condotto uditivo interno area particolarmente difficile da esporre con le tradizionali metodiche chirurgiche se non con interventi estremamente demolitivi. Nonostante le attuali limitazioni, però, questa metodica è in grado di aprire nuove frontiere nella chirurgia minivasiva dell’orecchio”. Ha spiegato il prof. Presutti.

Dei 200 interventi che annualmente la Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria del Policlinico di Modena esegue sull’orecchio medio, l’80% è svolto con una tecnica esclusivamente endoscopica, mentre il 20% l’approccio è endoscopico-microscopico, cioè abbinando la tecnica tradizionale alla più moderna tecnica endoscopica, sempre nell’ottica di una minore invasività A Modena, con questa tecnica, sono stati eseguiti diverse centinaia di interventi per plastica della membrana timpanica, otosclerosi, colesteatoma ed anche per malattie della base cranica.