Succede a Bibbiano domani – martedì 25 settembre – a partire dalle ore 11. L’ex PM milanese, tra gli indiscussi protagonisti dei processi su “mani pulite” e altri procedimenti giudiziari che hanno occupato pagine e pagine di quotidiani nazionali ed internazionali, si confronta con gli studenti della scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” del comune della Val d’Enza. I ragazzi hanno, così, modo di partecipare ad un’insolita lezione, che di lezione ha ben poco in realtà. Si tratta, piuttosto, di un racconto, di un confronto, di un tavolo di discussione aperto ad ogni personalissimo contributo.

“Quel che faccio più di tutto” – si legge dal sito del magistrato, ormai ritiratosi dai tribunali – “è girare per l’Italia, nelle scuole e nei circoli, a parlare di giustizia e della relazione tra regole e persone e di come questa relazione influisca sulla vita pratica di ciascuno di noi. Ho fatto il magistrato per oltre trentatre anni. Per quanto ci si potesse impegnare è sempre stato impossibile far funzionare la giustizia in modo perlomeno accettabile. Che la giustizia funzioni male è talmente evidente che, probabilmente, questa è l’unica cosa sulla quale sono d’accordo tutti gli italiani. Constatando tutto ciò è progressivamente maturata in me la convinzione che per far funzionare la giustizia fosse necessaria una profonda riflessione sulla relazione tra i cittadini e le regole. La giustizia non può funzionare, secondo me, se i cittadini non hanno un buon rapporto con le regole”.

Da qui si può partire, ragionando con i ragazzi sui principi che devono reggere una società civile, basata sulla legalità e sul rispetto. Investendo sulle donne e sugli uomini di domani, garantendo loro la dignità e la considerazione che meritano. L’incontro si inserisce all’interno del progetto “Segnali di futuro: cittadinanza e lavoro” che coinvolge i Comuni del territorio provinciale tramite molteplici eventi sul tema del lavoro e della cittadinanza attiva. Per le comunità locali promuovere la cultura della legalità e attivare tutto ciò che è nelle proprie possibilità per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro sono due facce della stessa medaglia, due azioni che si tengono in un’unica cornice di partecipazione democratica alla vita sociale.