Sono stati i Carabinieri del Nucleo Operativo di Castelnovo Monti a mettere fine all’incubo vissuto da due famiglie reggiane finite nel mirino di un estorsore: dovevano pagare cifre oscillanti tra i 30.000 e 200.000 euro pena “gravi” conseguenze per le rispettive figlie. Lettere, quelle ricevute dalle vittime, che seppur anonime lasciavano intendere che l’interlocutore ben conosceva le abitudini delle famiglie prese di mira. I Carabinieri del Nucleo Operativo di Castelnovo Monti, a cui le due famiglie si sono rivolte prevedendo la consegna del danaro nelle vicinanze del cimitero castelnovese, nella mattinata odierna hanno colto con le mani nel sacco l’estorsore fermato dai Carabinieri mentre si apprestava a prendere il danaro. Con l’accusa di tentata estorsione i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Castelnovo Monti, coordinati dalla D.ssa Maria Rita Pantani, Sostituto preso la Procura reggiana titolare del’inchiesta, hanno tratto in arresto il 51enne S.P., artigiano edile residente a Busciano, in provincia di Napoli, e domiciliato a Castelnovo Monti, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.

Secondo la ricostruzione investigativa dei carabinieri l’uomo ieri mattina ha recapitato le lettere con richieste estorsive alle due famiglie prese di mira e di cui conosceva molto bene le abitudini avendo svolto lavori edili nelle rispettive case. Con esplicite minacce di morte alle figlie chiedeva ad una famiglia 200.000 euro ed all’altra 30.000 euro: somme che dovevano essere consegnate nella mattinata odierna, a distanza di un’ora l’una dall’altra, nei pressi dell’ingresso del cimitero di Castelnovo Monti. Ricevute le due lettere e dopo essersi assicurati delle condizioni delle figlie, le vittime si rivolgevano ai carabinieri del Nucleo Operativo di Castelnovo Monti che imbastivano le dovute indagini appostandosi nei pressi del cimitero del paese dove, come da indicazioni fornite nelle lettere, dovevano essere lasciati i soldi.

Poco prima delle 9,00 le attenzioni dei militari apostati si focalizzavano su un autocarro che andava e veniva lungo a strada del cimitero. Si trattava dell’estorsore come poi constatato dai militari che notavano ad un certo punto il conducente scendere dal mezzo per andare a ritirare il pacco contenente i soldi della prima richiesta estorsiva. L’immediato intervento dei carabinieri consentiva di bloccare l’uomo tratto in arresto. La perquisizione eseguita nella sua abitazione portava al sequestro di materiale comprovante la responsabilità del predetto come taccuini e buste utilizzate per le due lettere estorsive. L’arrestato e’ stato ristretto a disposizione della D.ssa Maria Rita Pantani sostituto preso la Procura reggiana.