C’è chi ci è arrivato per caso, seguendo la musica che si alzava dal cortile della Rocca, chi “me l’ha detto un amico”, chi portava i bambini a fare un giro sull’asinello messo a disposizione dalle aziende agricole del vicinato. Tutti, comunque , coloro che hanno preso parte all’Assemblea Internazionale Cittaslow si sono resi conto di assistere a un’iniziativa straordinaria. Chi passeggiava nella Rocca dei Gonzaga, dove ha sede del municipio di Novellara, veniva da uno dei 154 comuni di tutto il pianeta che hanno fatto confluire qui, in questi giorni, 250 delegati.  Sindaci, amministratori, semplici cittadini, dalla Turchia come dal Sud Corea, dal Canada come dalla Cina, hanno avuto occasione di conoscersi e scambiarsi idee sulle buone pratiche per rendere la vita quotidiana piu’ sostenibile.

Visite guidate alla Moschea, come al Tempio Sikh, alle acetaie e alle aziende enogastronomiche del territorio. Per ogni iniziativa il tutto esaurito e gente che si scambiava commenti entusiasti su quanto aveva avuto occasione di vedere.

“Ogni giorno queste città slow danno una risposta pratica ai problemi globali- ha dichiarato Pier Giorgio Oliveti, direttore del movimento -. La loro è quasi una provocazione  alla deregulation del mondo. Ognungo parte dall’identità e da cio’ che ha . Si crea cosi’ una cultura resistente del territorio”.

Accanto a Oliveti, nel teatro ottocentesco Franco Tagliavini, Raul Daoli, sindaco di Novellara, presentava a una sala gremita , un ‘intervista esclusiva con il sociologo polacco Zygmunt Bauman.  Una lunga conversazione, registrata a Modena qualche settimana fa,  che i delegati hanno seguito con l’aiuto delle traduzioni nelle rispettive lingue.  Bauman, ha voluto mettere il punto sul ruolo fondamentale di Cittaslow: “Un movimento – ha dichiarato – in cui ogni città è in realtà un laboratorio, un movimento che diffonde stimoli perchè le città imparano una dall’altra. Sono le comunità locali che oggi hanno il compito di dare rispsote a problemi che in realtaà sono globali e non si sono creati in sede elegale. Ormai il vero potere non risiede nemmeno piu’ a livello di stato nazionale. Il potere va ben al di là dei confini di un paese. E’ chiaro che i singoli comuni non possono fornire la risposta esauriente a problemi globali come la migrazione di massa, che necessiterebbe invece di una vera e propria politica globale, ma fenomeni come Cittaslow sono importanti perchè rappresentano la presa di consapevolezza dei cittadini sul territorio e la propria cultura”.

Il Festival continuerà fino al 22 ottobre e vede la partecipazione delle tre Cittaslow dellEmilia Romagna Novellara, Castelnovo de’ Monti e Scandiano. Le cittaslow oggi si contraddisdinguono coon un vero e proprio processo di certificazione su sei macroaree(politiche ambientali; infrastrutture per la qualità urbana, per l’energia e la mobilità, politiche sociali; consapevolezza, inclusione, produzione agricola) e 52 requisiti di qualità.

In quest’occasione il sindaco di Novellara siglerà “Un Patto d’amicizia  e di ricostruzionae culturale” con il sindaco di Mirandola per interventi nei prossimi tre anni  di aiuto e solidarietà post terremoto.