La solidarietà come volto buono del sisma. È la storia di Monica Pivetti, titolare del Bed and Breakfast “Villa Pacchioni” di Cavezzo, associata a Confagricoltura Modena. Le scosse di terremoto del 20 e 29 maggio hanno reso inagibile al 100 per cento la struttura, mettendo in ginocchio l’attività della signora Pivetti. La spesa per il puntellamento interno ed esterno di Villa Pacchioni si aggira intorno ai 25 mila euro, necessari solo per la messa in sicurezza urgente.

Su segnalazione del presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi, il soccorso alla signora Pivetti e ai suoi quattro figli è venuta da Parma, in particolare dall’azienda agricola di Giorgio Molinari, che, dopo aver fornito una ventina di moduli abitativi e generi alimentari alle persone colpite dal terremoto, ha deciso di dare il proprio aiuto concreto ad una imprenditrice agricola, che, come tanti altri, è stata dimenticata dal mondo politico.

Giorgio Molinari si è fatto carico della copertura di Villa Macchioni, collocando un telo in pvc su misura, ignifugo e resistente, utilizzabile per almeno una decina d’anni, in attesa dei finanziamenti pubblici. È stata inoltre collocata una fascia perimetrale di sicurezza sotto il cornicione, per evitare eventuali cedimenti murali delle strutture gravemente lesionate.

Dell’intervento AgriMolinari ha curato i rilievi, le commesse e la posa del telo, mentre Sergio Onesti, agricoltore di Noceto, ha sostenuto l’intero onere economico, pari a circa 3500 euro.

Un gesto di solidarietà che la presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi commenta così: «In primo luogo voglio ringraziare Giorgio Molinari e Sergio Onesti per quello che hanno fatto. Questo gesto è la conferma che la rete di solidarietà di Confagricoltura ha funzionato, gli imprenditori agricoli si sono fatti carico dei problemi dei colleghi della Bassa e sono intervenuti in prima persona. È un segno di vicinanza che ci fa guardare al futuro con maggiore ottimismo».