Auto sportive, figurine d’epoca e opere di artisti newyorkesi: ecco le principali proposte dei Musei modenesi per il lungo fine settimana di Ognissanti. Tutte le visite sono a ingresso gratuito a eccezione del Museo casa Enzo Ferrari.

Arte contemporanea. Prosegue la mostra “Changing Difference. Queer Politics and Shifting identities”. Curata da Lorenzo Fusi, organizzata e coprodotta dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, in partnership con Gender Bender, è allestita in entrambi le sedi espositive della Galleria civica: a Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini (corso Canalgrande). Giovedì 1 novembre, festa di Ognissanti, sarà possibile visitarla dalle 10.30 alle 19 con orario continuato, venerdì 2 novembre dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, sabato 3 e domenica 4 novembre dalle 10.30 alle 19. L’ingresso è gratuito. Le opere di Peter Hujar e Jack Smith sono distribuite nei due livelli di Palazzo Santa Margherita in una narrazione visiva che, se per Hujar si concentra esclusivamente sulle foto in bianco e nero, tra cui la serie dedicata alle catacombe di Palermo e gli intensi ritratti di David Wojnarowicz, per Smith predilige i film e una cospicua antologia di immagini presentate nella forma dello slide-show. I circa 240 lavori del più giovane, Mark Morrisroe, sono invece esposti alla Palazzina dei Giardini grazie alla collaborazione dell’Estate of Mark Morrisroe (Ringier Collection) at Fotomuseum Winterthur.

Arte. Bottiglie salvate dal terremoto, costumi da bagno, lampadine, ombrellini copritorte, palloni da volley: sono alcuni dei 175 oggetti donati dai modenesi in occasione del Festival filosofia, che ora fanno parte dell’installazione “Altro da cose” realizzata dall’artista piacentina Claudia Losi ai Musei civici. L’installazione si può visitare a Palazzo dei Musei in largo Porta Sant’Agostino 337 e rimarrà aperta fino al 9 dicembre. Espone le sfere di filo eseguite dall’artista in occasione del Festival filosofia sulle cose, che contengono al proprio interno le cose donate dal pubblico modenese, che ha partecipato alla creazione portando ben 175 diversi oggetti e raccontando storie e ricordi legati ad essi. L’ingresso è gratuito e la mostra è aperta venerdì dalle 9 alle 12, giovedì 1 sabato 3 e domenica 4 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 (informazioni allo 059 2033101).

Museo della figurina. Oggetti un tempo di uso comune, ormai caduti in disuso, in alcuni casi rari, come la “magiostrina”, il “calcagnino” o lo “strandkorb”: sono i protagonisti della nuova mostra del Museo della figurina, “Cose da niente: Il fascino discreto degli oggetti”. L’esposizione, che ha inaugurato in corso Canalgrande 103 in occasione del Festival Filosofia, è un viaggio nel passato con circa 200 illustrazioni d’epoca, tra coni da zucchero, macinini, tabacco da fiuto, vasi da notte, cuccumelle e sali d’ammonio. Accanto alla mostra ci sono un catalogo con testi e racconti inediti che rievoca un giornale di fine Ottocento e un’installazione di Clementina Mingozzi.

La mostra “Cose da niente. Il fascino discreto degli oggetti” è realizzata grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, in occasione del Festival Filosofia dedicato alle cose. Attraverso immagini e parole, racconta la storia di oggetti ormai superati, ma che hanno avuto grande peso nella vita delle persone: il cono dello zucchero – caratterizzato da una tinta diventata, per antonomasia, ‘carta da zucchero’ -, il macinino e la cuccumella, il vaso da notte, il tabacco da fiuto, i sali d’ammonio e il biberon ‘assassino’. Cose quasi ‘da niente’ al pari delle figurine, ma che hanno la capacità di evocare emozioni e atmosfere e sono ormai degne di far parte di collezioni pubbliche e private. Aperta con ingresso gratuito fino al 24 febbraio, l’esposizione è curata da Thelma Gramolelli con la collaborazione di Paola Basile e Maria Giovanna Battistini. Si può visitare da venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, giovedì 1 novembre, sabato 3 e domenica 4 dalle 10.30 alle19 (informazioni: Museo della figurina, tel. 059 2033090, www.museodellafigurina.it).

Museo casa Enzo Ferrari. É dedicata all’eterna sfida che ha contrapposto i due grandi marchi dell’automobilismo italiano la mostra in corso al Museo casa Enzo Ferrari di via Paolo Ferrari 85.Ferrari e Maserati, due realtà dal fascino unico, due modi di vivere l’auto che hanno segnato profondamente il territorio di Modena e la storia dell’automobilismo mondiale. 19 le auto esposte, rigorosamente selezionate tra le più rappresentative dei due marchi e provenienti da tutto il mondo. Il forte legame che unisce i collezionisti internazionali alle due case automobilistiche ha così permesso al Museo casa Enzo Ferrari di ospitare alcune tra le auto più prestigiose di sempre: la Ferrari 340 MM, con cui Giannino Marzotto vinse la Mille Miglia nel 1953, la Maserati A6GCS/53, una tra le vetture più belle e vincenti di sempre, e ancora la Ferrari 330 P, dalla Collezione Maranello Rosso di San Marino, e la Maserati 250F, su cui Juan Manuel Fangio vinse il titolo mondiale nel 1957, sono alcuni esempi dei modelli esposti. La mostra, realizzata col sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, è stata curata da Giovanni Perfetti con il contributo di Aldo Zana e Luca Dal Monte per lo storyboard narrativo. È aperta dalle 9.30 alle 18 tutti i giorni (per informazioni sui prezzi: www.museocasaenzoferrari.it).