Il Centro Cochrane Italiano (CCI) avrà una nuova sede. La cerimonia di inaugurazione dello spazio messo a disposizione dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia si svolgerà lunedì 12 novembre 2012 alle ore 10.30 presso l’Aula Magna del Centro Servizi dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena (via del Pozzo, 71).

Il CCI è stato fondato nel 1994, presso l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, da Alessandro Liberati, docente di statistica medica dell’Ateneo emiliano, prematuramente scomparso poco meno di un anno fa, con lo scopo di promuovere in Italia, e nei paesi dell’Europa meridionale, le attività della Cochrane Collaboration.

Con questo appuntamento il CCI coglie l’occasione per presentarsi al mondo scientifico nazionale ed internazionale, proponendo un bilancio del suo passato e, soprattutto, annunciando le linee di intervento su cui intende indirizzare la sua attività futura, anche alla luce delle prospettive offerte dalla nuova collocazione nell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Il programma della giornata si aprirà con i saluti del prof. Sergio Paba, Pro Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, e della dott.ssa Kyriakoula Petropulacos, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. Successivamente la discussione sarà inaugurata dalla relazione del prof. Jeremy Grimshaw, Co-chair della Cochrane Collaboration e Direttore del Centro Cochrane Canadese su “L’impatto dei grandi network di ricerca sui sistemi sanitari”, cui seguirà il contributo del prof. Roberto D’Amico, nuovo Direttore del CCI e docente di statistica medica presso il nostro ateneo, su “Il centro Cochrane Italiano: il passato, il presente e il futuro”. La giornata continuerà, poi, con una sezione durante la quale il Co-chair risponderà alle domande dei partecipanti e nel pomeriggio con l’assemblea dei soci dell’Associazione Alessandro Liberati – Network Cochrane Italiano.

La Cochrane Collaboration è una iniziativa internazionale no-profit nata con lo scopo di raccogliere, valutare criticamente e diffondere le informazioni relative alla efficacia degli interventi sanitari principalmente attraverso la produzione di revisioni sistematiche della letteratura scientifica. Attualmente oltre 28.000 operatori sanitari, ricercatori e rappresentati di associazioni di pazienti sono impegnati in più di 100 paesi del mondo in questa attività. Il CCI aderisce alle finalità generali della Cochrane Collaboration e insieme agli altri 13 centri attualmente esistenti nel mondo (Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Olanda, Iberoamerican, Nordic, Sud Africa, Sud Asia, UK, USA) opera per portare a conoscenza di tutti gli operatori sanitari le attività della CC. In questo contesto il CCI offre assistenza tecnica e metodologica agli operatori sanitari italiani che collaborano ai gruppi Cochrane internazionali. Oltre a questa missione comune a tutti i centri Cochrane, il CCI è particolarmente interessato al problema del trasferimento dei risultati della ricerca nella pratica clinica. E’ in questo senso che il CCI ha sviluppato dei rapporti di collaborazione con le autorità e le Agenzie Regionali e Nazionali, incaricate di promuovere l’innovazione e la qualità dell’assistenza nel Servizio Sanitario Nazionale. Sin dall’inizio della sua attività il CCI ha attivato progetti con le Regioni Umbria ed Emilia Romagna, con l’Istituto Superiore di Sanità e con numerose Aziende Sanitarie.

Le competenze metodologiche disponibili presso il Centro sono: a) disegno e analisi di studi clinici controllati; b) assistenza e training all’uso delle banche dati bibliografiche; c) metodologia delle revisioni sistematiche; d) metodi statistici per le metanalisi; e) uso di software per le metanalisi; f) metodologia per la produzione e implementazione di linee-guida.

La partecipazione all’incontro del 12 Novembre 2012 è libera e gratuita. Per maggiori informazioni: www.cochrane.org – www.cochrane.it