Per “costringere” il governo a cambiare atteggiamento sulla ricostruzione post terremoto, la Cisl di Modena sta pensando di proporre a lavoratori e imprenditori di manifestare insieme a Roma. È più di un’ipotesi quella alla quale sta lavorando da qualche giorno il segretario provinciale Cisl, William Ballotta, che si è convinto a creare un fronte comune sindacati-imprese dopo aver partecipato l’altro ieri all’incontro organizzato alla Camera di commercio da tutte le associazioni di categoria. «La rabbia degli imprenditori è comprensibile e nemmeno noi sindacati siamo soddisfatti della gestione post terremoto, sia a livello locale che nazionale – commenta il segretario Cisl – Nonostante le promesse e rassicurazioni, anche su un evento così drammatico la politica conferma tutta la sua tragica distanza dalle esigenze concrete del Paese. Sono passati quasi sei mesi dal sisma e siamo ancora nella completa incertezza sulle risorse per la ricostruzione e sulla proroga delle scadenze fiscali».

Ballotta riconosce alle istituzioni, a partire dalla Regione, che è stato svolto un ottimo lavoro nella fase dell’emergenza; ora, però, serve uno sforzo collettivo per riprogettare il nostro territorio attraverso un patto tra istituzioni e parti sociali per far ripartire le imprese e il lavoro, superando gli intoppi burocratici e le incertezze sulle risorse disponibili. «La cosa più importante – sottolinea il segretario Cisl – è avere le idee chiare su come vogliamo essere e cosa vogliamo fare domani. Abbiamo un distretto di eccellenza da difendere – il biomedicale -, ma soprattutto il dopo sisma deve essere l’occasione per ridisegnare il territorio dal punto di vista delle costruzioni materiali e dei servizi, a partire dal welfare. Se riusciremo a fare questo – conclude Ballotta – potremo essere più forti e credibili nel pretendere dal governo tutto ciò che ci serve».