La nomina di un commissario ad acta per il progetto di riconversione dell’ex zuccherificio di Finale Emilia al momento è sospesa e, anzi, il prossimo Comitato interministeriale discuterà l’ipotesi di un suo ritiro definitivo. E’ questo il sunto della risposta che il Ministero degli affari regionali, guidato da Piero Gnudi, ha dato alla interrogazione presentata a fine ottobre dal parlamentare modenese del Pd Ivano Miglioli.

“Il ministro non darà immediato corso alla nomina del commissario ad acta e, inoltre, porterà il tema del ritiro della decisione della nomina stessa alla discussione del prossimo Comitato interministeriale”: il commissariamento del progetto di riqualificazione dell’ex zuccherificio di Finale Emilia, annunciato a ottobre dal Comitato interministeriale, sembra aver subito uno stop decisivo dopo che il parlamentare modenese del Pd Ivano Miglioli si era fatto interprete, presentando una specifica interrogazione, delle perplessità sollevate sulla decisione dagli Enti locali interessati, ovvero il Comune di Finale Emilia, la Provincia di Modena e la Regione Emilia-Romagna. Queste riportate sono, infatti, le parole della risposta recapitata a Miglioli da parte dei tecnici del Ministero competente. La vicenda è nota: nel 2006 l’Unione Europea riordina il mercato dello zucchero e l’Italia deve rinunciare al 67% della propria quota nazionale con conseguente chiusura di 15 dei 19 stabilimenti saccariferi presenti nel paese. In contemporanea vengono stanziati aiuti per la riconversione delle aree. Per Finale Emilia, il progetto approvato dal Ministero punta alla realizzazione di una centrale termoelettrica a biomasse vegetali rinnovabili che si impernia sulla coltura del sorgo da fibra e sull’utilizzo di sottoprodotti dell’agricoltura locale. Gli enti locali (Regione, Provincia e Comune) hanno già concluso tutte le attività di loro competenza, compreso il rilascio delle necessarie autorizzazioni. Per questo viene vissuta come un “fulmine a ciel sereno” la notizia della nomina di un commissario ad acta. Ora il ministro per gli affari regionali Piero Gnudi, rispondendo alla interrogazione di Ivano Miglioli, apre alle ragioni espresse dal territorio: la nomina è sospesa e, anzi, il Comitato interministeriale sarà chiamato a valutarne il vero e proprio ritiro. Soddisfazione per la decisione viene espressa dallo stesso Miglioli “E’ senz’altro positiva – spiega il parlamentare modenese del Pd – la decisione di non dar corso immediato alla nomina del commissario. In questo il ministro dimostra di aver compreso le motivazioni delle perplessità riscontrate sul territorio. Attendiamo, comunque, – conclude Miglioli – che si proceda ulteriormente su questa strada e che si arrivi al ritiro definitivo della decisione assunta”.