disabile_ indipendente_ridANMIC – Associazione Mutilati e Invalidi Civili– ha presentato oggi il progetto “SoS – Sollievo Sociale” che prenderà avvio nel 2013 a Modena, con le finalità di promuovere il riconoscimento della disabilità e di fornire assistenza e consulenza qualificata in relazione ai bisogni dei disabili e delle loro famiglie, anche coinvolgendo la società civile.

ANMIC intende, infatti, porsi come punto di riferimento per le problematiche quotidiane dei disabili e come luogo di confronto di tutti gli interlocutori istituzionali, sociali, economici coinvolti dalla problematica.

Tra le aree di intervento dell’ampio progetto troviamo: la tutela della persona e della famiglia; la sensibilizzazione della collettività; la rappresentanza e visibilità nei rapporti con istituzioni, enti e mondo del volontariato; la promozione di iniziative a sostegno del disabile nel campo della sanità, nel mondo della scuola, del lavoro, dei servizi sociali. ANMIC fornirà, inoltre, un servizio di patronato e CAF ACAI per assistenza e consulenza per il conseguimento di prestazioni economiche, previdenziali, socio-sanitarie, dichiarazioni e consulenza fiscale. Di rilievo anche l’azione mirata ad assicurare un supporto tecnico sull’accessibilità urbana, dei trasporti, della casa.

Esempi concreti di iniziative che verranno messe in atto nell’ambito del programma “Sollievo sociale” sono i seguenti:

• sul fronte della scuola, un progetto per la riabilitazione della dislessia a livello provinciale;

• sul fronte della sanità, il “Progetto Zero” per l’assunzione in carico diretto del percorso di vita protetta presso il Distretto Socio-sanitario del disabile;

• sul fronte del sociale, il progetto di foresteria solidale denominato “Fanano”.

Al termine dell’illustrazione del progetto, è stato presentato il testimonial dell’iniziativa, il professor Gino Malaguti, già Provveditore agli Studi di Modena, che con l’occasione è stato insignito del riconoscimento di socio onorario di ANMIC per le sue meritevoli attività svolte per la sensibilizzazione in favore dei ragazzi svantaggiati nell’ambito scolastico.

Ottorino Gelmini, presidente di ANMIC ha infine evidenziato che “il programma che abbiamo esposto oggi rappresenta un nuovo modello di confronto sociale, un laboratorio per le esigenze emerse dal riconoscimento della dignità e dai conseguenti bisogni singoli e collettivi. Si tratta – ha sottolineato Gelmini – di un progetto ambizioso ma necessario, che ha l’obiettivo di costruire insieme una nuova società più attenta e rispettosa delle diversità, nel principio dell’egualità sociale”.

Il progetto ha conseguito ad oggi l’adesione e il patrocinio dei seguenti enti e istituzioni: Prefettura, Provincia, Camera di Commercio, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Comune di Modena e numerosi altri Comuni della provincia: Castelfranco Emilia, San Cesario sul Panaro, Nonantola, Ravarino, Carpi, Soliera, Fiorano Modenese, Maranello, Vignola, Castelnuovo Rangone, Spilamberto, Castelvetro di Modena, Savignano sul Panaro, Marano sul Panaro, Zocca, Camposanto, nonché l’Unione delle Terre d’Argine e l’Unione Terre di Castelli. Inoltre, hanno aderito la Curia Arcivescovile di Modena-Nonantola e la Curia Vescovile di Carpi, Charitas, Associazione Servizi per il Volontariato di Modena CSV, FAND, ANFFASS, ADR Family, CGIL SPI, FNP CISL, UIL di Modena.

ANMIC da oltre 50 anni è ente morale e in virtù del D.P.R. del 23-12-1978 ha ottenuto la rappresentanza e la tutela degli interessi morali ed economici degli invalidi civili. Collabora con tutti gli enti pubblici e privati senza fini di lucro nell’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale.