fratelli-italiaIl 2013 si apre con grandi novità nel centrodestra modenese e nazionale. Come sta avvenendo in molte città italiane, anche a Modena prende forma Fratelli d’Italia-Centrodestra Nazionale, il movimento politico nato su impulso si Giorgia Meloni e Guido Crosetto, che punta a rinnovare l’azione politica del centrodestra, ormai logora e a tratti indecifrabile. L’annuncio dato stamane in Comune riguarda la nascita dei nuovi gruppi Consiliari nella nostra provincia, dove alcuni consiglieri lasciano le fila del PdL per fondare Fratelli d’Italia. In primo luogo il Comune di Modena, con il consigliere Michele Barcaiuolo, seguito anche da numerosi consiglieri delle 4 circoscrizioni cittadine, tra cui il presidente del centro Storico, Roberto Ricco; ma anche importanti paesi della provincia, come Sassuolo, Carpi, Mirandola, Castelfranco Emilia, Campogalliano e altri, vedranno la costituzione di nuovi gruppi.

“L’immobilismo a tutti i livelli, l’annullamento delle primarie e l’assenza di una dirigenza concreta e lungimirante sono state tra le cause principali che hanno fatto naufragare, negli ultimi mesi, il percorso del Popolo della Libertà”, spiega proprio Michele Barcaiuolo. “L’esigenza di una sintesi tra liberalismo cattolico e conservatore, patriottismo identitario e riformismo laico ha tuttavia la necessità di trovare realizzazione e portare a compimento il progetto originario del centrodestra: proprio per questo abbiamo deciso di intraprendere questa nuova sfida in prima persona e voltare pagina liberando tutte le energie disponibili, talvolta sommerse, talaltra volutamente soffocate”.

La politica nazionale non è riuscita a essere all’altezza della propria funzione, ha fallito nel compito di modernizzare l’Italia e attrezzarla per le sfide future e, sotto il ricatto della crisi economica, ha abdicato ai cosiddetti tecnici la responsabilità di governare. Occorre mandare in pensione chi ha fallito, non chi è anziano, ma chi ha imbrogliato, chi ha avuto l’opportunità di risolvere i problemi e non l’ha saputo fare. Non vogliamo sfasciare, vogliamo rigenerare una nuova classe dirigente all’altezza delle criticità del nostro tempo. Pretendiamo che la Politica torni ad essere impegno civico, passione per le idee, impegno per la loro affermazione, volontà di applicarle per costruire un modello sociale compatibile con i valori per cui ci si batte, a Roma, quanto sul territorio modenese.

“In vista della prossima consultazione elettorale la nostra formazione politica intende chiaramente dare rappresentanza a coloro i quali nel centrodestra non sono disposti ad accettare l’agenda Monti, le grandi coalizioni o i giochi di palazzo da prima Repubblica e al contempo ritengono essenziale operare un rinnovamento non solo nei nomi, ma soprattutto nel modo di fare politica. Affrontiamo la nuova sfida – conclude Barcaiuolo – con l’entusiasmo di chi in questi anni ha saputo spendersi sul territorio, senza soluzioni di convenienza, ma sempre interpretando la politica come servizio al cittadino”.