ortofrutta_2Il servizio di cessione gratuita di prodotti agroalimentari ai detenuti del carcere della Dozza di Bologna è stato interrotto perchè “il regolamento europeo in materia esclude la possibilità di contributi per il trasporto”, che però la Caritas, l’associazione responsabile dell’iniziativa, non può permettersi, per cui occorrono “ulteriore risorse da reperire presso istituzioni pubbliche, fondazioni, devoluzioni sociali”.

A sostenerlo è l’assessore all’Agricoltura, Tiberio Rabboni, rispondendo in aula ad una interrogazione del gruppo Udc. L’Emilia-Romagna, rivendica, “da sola ritira e distribuisce circa il 90% dell’intero quantitativo nazionale di prodotti ceduti gratuitamente, per un totale di 103.000 quintali solo nel 2012, di cui 1.273 al carcere della Dozza”.

Il gruppo Udc non si dichiara però soddisfatto della risposta: “Non si può vanificare una opportunità del genere per una spesa che non supera i 10.000 euro all’anno, per la Regione non sono nulla”.