L’area dell’ex campo sportivo Cesana nel quartiere Sacca dovrà essere destinata a uso pubblico nel nuovo Piano strutturale comunale, tenendo conto degli esiti del percorso partecipativo che ha coinvolto i cittadini della zona. É quanto chiede il Consiglio comunale di Modena con una mozione, presentata da Pd e Sinistra per Modena e approvata con il parere contrario di Etica e Legalità e Modena5stelle-BeppeGrillo.it, l’astensione di Fratelli d’Italia, Modena futura, Pdl e Udc.

La mozione è stata presentata da Francesco Rocco nel corso della seduta, mentre è stato invece respinto un ordine del giorno sullo stesso tema illustrato dalla consigliera Eugenia Rossi (Etica e legalità). Il Pd, tranne Ingrid Caporioni (astenuta) ha votato contro la mozione Rossi; a favore, invece, Etica e legalità, Fratelli d’Italia, Modena5stelle-BeppeGrillo.it, Modena futura, Pdl e Udc. Eugenia Rossi l’ha illustrata così: “La vendita del campo Cesana era un’operazione meramente speculativa, che sottraeva l’unica area verde disponibile in una zona popolare densamente costruita”. La mozione, se approvata, avrebbe impegnato il Comune a “revocare la delibera di trasformazione urbanistica” e a “trasformare l’area del Campo Cesana in verde pubblico”. Rossi ha ricordato che “cinque anni fa fummo gli unici, come Italia dei Valori, a opporci a questo progetto nell’ambito di quella che era la maggioranza. I fatti hanno dimostrato che la decisione era sbagliata, perché l’asta per la vendita del terreno è andata deserta”.

Francesco Rocco (Pd) ha presentato il testo alternativo, poi approvato, spiegando: “Noi abbiamo preferito riprendere l’ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio della Circoscrizione 2”, facendo riferimento al percorso partecipativo che si è svolto “alla presenza del Comitato Sacca, della polisportiva, della parrocchia, del Comitato anziani, di Legambiente, del Comitato genitori delle scuole della zona, di un rappresentante delle comunità straniere e di molti cittadini interessati, e ha prodotto un documento, presentato al Comune lo scorso 20 novembre, proponendo di fatto che l’area verde del campo Franco Cesana rimanga a uso pubblico”.

Per l’opposizione, Michele Barcaiuolo del gruppo Fratelli d’Italia ha affermato: “Nella passata legislatura si scelse di trasferire ben nove campi da calcio in luoghi più periferici, e noi ci opponemmo”. Barcaiuolo ha annunciato di voler votare la mozione della consigliera Rossi e non quella della maggioranza “che si ferma a una dichiarazione di intenti”. Sandra Poppi, Modena5stelle-BeppeGrillo.it, ha ricordato che “al quartiere Sacca serve una riqualificazione, per esempio risolvendo la diatriba relativa all’area dell’ex Consorzio agrario, che è in assoluto degrado”. Per Nicola Rossi, Modena Futura, “la mozione Rossi è chiara e sintetica, quella della maggioranza non tiene conto della responsabilità di una delibera iniziale, che andava in direzione opposta”. Gian Carlo Pellacani, Udc, ha ricordato che “la vendita dei campi da calcio era un intervento speculativo, d’altra parte il Comune deve pur guadagnare soldi da qualche parte. Ma perché – ha chiesto – i percorsi partecipativi non si applicano a tutte le situazioni, dai campi di calcio alle aree F?”. Adolfo Morandi, Pdl, ha affermato: “L’ordine del giorno presentato da Rossi è più incisivo, mentre il parere della Circoscrizione comunque non è vincolante”.

Per la maggioranza, Federico Ricci di Sinistra per Modena è intervenuto dichiarando: “Ho sottoscritto anche io la mozione perché in questo caso c’è stata la partecipazione di cui spesso parliamo, con un reale consenso sull’esito del percorso, che quindi va rispettato”. Per il Pd, Maurizio Dori, ricordando l’esperienza di “arbitro di calcio amatoriale per 15 anni”, ha affermato: “A Modena c’erano campi inqualificabili in termini sportivi, se riusciamo a venderli che male c’è?”. Per il capogruppo Paolo Trande, “riprendere la mozione già votata dalla Circoscrizione su proposta dei cittadini è anche un atto di rispetto istituzionale. I cittadini si sono espressi in modo formale, la Circoscrizione ha votato unanimemente”. William Garagnani ha detto: “La delibera nacque dall’esigenza di fare nuovi campi adeguati, sostenendo allo stesso tempo le casse del Comune. La abbiamo approvata con convinzione, poi, alla verifica con l’opinione pubblica, si sono rivelati dei limiti”. Francesco Rocco ha definito la questione “una vittoria del Consiglio comunale e dei cittadini. Per la prima volta in tanti anni ho visto assemblee di 250 persone che non portavano una domanda personale”.

Eugenia Rossi ha ripreso la parola per affermare che “il momento della partecipazione andava fatto prima” e rendersi disponibile a modificare la premessa del proprio odg. Per ultimo è intervenuto il sindaco Giorgio Pighi, dichiarando: “Non potrei mai con un atto del sindaco o della giunta revocare la delibera di trasformazione urbanistica, come chiesto dalla mozione di Eugenia Rossi. Quindi è ragionevole la proposta del Pd, di inserire questa decisione ampiamente condivisa all’interno della discussione sul nuovo Piano operativo comunale”.