carabinieri-manetteRapina al cardiopalma nel capoluogo reggiano oggi pomeriggio, con i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia che, grazie alla capillare attività di controllo del territorio congiunta al tempestivo allarme dato da un passante al 112, sono riusciti a intercettare i malviventi in fuga con il bottino. In manette con l’accusa di rapina a mano armata sono finiti tre bolognesi di 30, 38 e 45 anni, arrestati dai Carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano, nella bassa reggiana, che li hanno localizzati in un parcheggio alla prima periferia nord di quel comune a bordo dell’auto utilizzata per la fuga mentre cercavano di nascondersi confondendosi con le altre auto parcheggiate. L’origine dei fatti poco prima delle 15,00 di oggi 22 gennaio 2013, quando un malvivente travisato da cappellino e occhiali entrava nella filiale di Via Livatino del Credito Emiliano dove si trovavano tre impiegate. Dopo aver estratto il cutter che puntava alla gola della cassiera intimava a quest’ultima di aprile la bussola permettendo l’ingresso di due complici travisati da passamontagna. Quindi dopo aver fatto sdraiare la cassiera prelevato i soldi in cassa i tre si dirigevano verso il caveau per poi desistere da ulteriori intenti dovendo attendere per l’apertura della cassaforte temporizzata. Quindi la fuga con un passante che notando i movimenti sospetti lanciava l’allarme al 112. Dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale di Reggio Emilia veniva quindi attuato il piano antirapina con il coordinamento delle pattuglie in servizio di controllo del territorio che a Bagnolo in Piano concretizzava con la localizzazione e la cattura dei tre malviventi a cura dei Carabinieri della locale Stazione.

Si tratta di tre bolognesi la cui posizione, sotto il coordinamento della Procura reggiana, è allo stato al vaglio dei Carabinieri in ordine al reato di rapina. L’operazione portava al recupero della refurtiva ammontante a circa 10.000 euro in corso di esatta quantificazione.