E’ fin troppo facile dire che evidentemente era un “fuoco di Paglia”. Infatti oggi il ministro della famiglia del Vaticano smentisce le sue dichiarazioni di ieri che sembravano in qualche modo aprire ai diritti delle coppie omosessuali. Oggi dice che parlava solo di “diritti individuali” da ricercare per lo più nella legislazione esistente (ci farebbe piacere saperne di più).

Vorremmo consigliare a Paglia di studiarsi bene il diritto italiano perché anche i diritti degli sposati sono sempre diritti individuali. La coppia sposata in sé non è una persona giuridica tant’è che le situazioni giuridiche soggettive sono riferite sempre ai singoli membri della famiglia.

In tutto l’occidente la coppia matrimoniale non è persona giuridica in sé; in Italia una bigotta del pdl ha provato questa strada presentando una proposta di legge in tal senso, proposta rimasta lettera morta.

Pertanto si parla di diritti individuali all’accesso anche per le coppie gay al matrimonio civile e non a quello religioso. Proprio per questo non si capisce l’accanimento del Vaticano visto che si parla di un istituto civile, accanimento che si configura come vera e propria intromissione di una religione e di uno stato estero negli affari interni dello stato Italiano (per non parlare di quello francese e inglese).

Matrimonio ugualitario significa che non ci sono cittadini di serie a e cittadini di serie b, significa diritto di accesso delle persone lgbt a tutti gli istituti giuridici esistenti, significa superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale. Anche nel nostro paese.

(Franco Grillini, Presidente di Gaynet Italia)