Protezione_Civile_MoIl potenziamento della colonna mobile provinciale e del volontariato di protezione civile, il supporto tecnico amministrativo ai Comuni colpiti dal sisma, l’aggiornamento dei piani comunali per affrontare le emergenze. Sono solo alcuni degli obiettivi finanziati con il “Fondo provinciale per la previsione e prevenzione dei rischi in materia di protezione civile” che mette a disposizione quest’anno 74 mila euro (372 mila euro fino al 2017).

All’iniziativa aderiscono Provincia, Comuni modenesi, Unione dei Comuni del distretto ceramico e Comunità montana del Frignano con quote annuali per ciascun ente. Il rinnovo della convenzione è stato approvato all’unanimità nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale.

Tra gli altri obiettivi spiccano il sostegno alla formazione del personale, l’aggiornamento dei sistemi informatici per la rilevazione in tempo reale delle piene dei fiumi, le attività di raccolta dati per l’aggiornamento dei Piani di emergenza, il supporto ai Comuni per la gestione delle fasi di attenzione, preallarme e allarme e per le analisi post evento al fine di reperire le risorse necessarie agli interventi di ripristino e messa in sicurezza. Le risorse sono gestite da un Comitato che ogni anno presenta il programma degli interventi all’assemblea dei soci.

Durante la discussione in Consiglio, Emilio Sabattini, presidente della Provincia di Modena, ha sottolineato «il ruolo fondamentale del sistema di protezione civile per affrontare le emergenze, come evidenziato peraltro anche durante il sisma, e la necessità di garantire con continuità le risorse necessarie per un suo costante potenziamento a livello provinciale».

Ivano Mantovani (Pd) ha evidenziato che il Fondo in questi anni ha consentito la crescita di una «sempre più diffusa cultura della protezione civile», Luca Gozzoli (Pd) ha richiamato l’attenzione sulla necessità di sostenere i gruppi di volontariato, mentre Sergio Pederzini (Idv), dopo aver sottolineato che «siamo l’unica provincia dove tutti i Comuni hanno un piano di protezione civile» ha posto l’accento sull’importanza della formazione dei volontari.

Come si legge nella convenzione, il Fondo, istituito nel 1995, ha consentito di finanziare una serie di strumenti tecnici e amministrativi non sostenibili da un unico ente, contribuendo a strutturare negli anni un sistema locale di protezione civile che anche in occasione del sisma ha dimostrato la sua importanza.