“Nel 2013 mancheranno 260 milioni di euro. L’ha confermato oggi in aula l’assessore Lusenti in risposta alla mia interpellanza sulla riduzione delle risorse del sistema sanitario regionale.

Una situazione che comporta senza mezzi termini la necessità di ridurre e razionalizzare i costi. Ancora una volta ho invitato la Giunta ad attuare un piano di riorganizzazione e riduzione delle attuali undici aziende sanitarie locali, il cui apparato del cosiddetto “top manager” (direttori generali, sanitari e amministrativi) costa quasi 5 milioni di euro all’anno. E’ una battaglia che non mi stancherò di portare avanti: già in sede di approvazione del bilancio regionale, a dicembre, avevo sollecitato l’assessorato a ridurre gli stipendi dei manager, così come la riduzione del numero delle Ausl. Esattamente quello che torno a chiedere.

Undici aziende sono troppe e i vertici costano troppo, vanno drasticamente ridotte e i risparmi dirottati ai servizi sanitari, questa è una necessità non solo economica ma anche etica, come si evidenzia anche dalla recente notizia della consulenza per servizi di grafica costata 1 milione di euro all’ospedale di Cona. Sicuramente i vari direttori dell’azienda hanno beneficiato, oltre ai lauti stipendi, anche dei premi incentivanti per il raggiungimento degli obiettivi; la consulenza affidata all’esterno rientra tra gli obiettivi di miglioramento dei servizi ospedalieri o tra quelli delle spese inutili o superflue? Su questo specifico caso ho già depositato un’interpellanza per chiarire i termini della questione apparsa sulla stampa e comprovata dai nostri documenti. Occorre che la Giunta si impegni per elaborare urgentemente un piano di riduzione delle AUSL e si faccia promotrice di un confronto con le istituzioni e le aziende sanitarie”.

(Sandro Mandini, consigliere IDV Regione Emilia Romagna)