“Un attacco strumentale che non risolve certo i problemi della gente terremotata”: con queste parole il consigliere comunale e segretario Pd di Mirandola Maurizio Cavicchioli bolla la polemica innescata dal consigliere comunale Antonio Platis del Pdl circa le modalità di ripresa del pagamento delle rate dei mutui sospesi ai terremotati. “Avremmo voluto scrivere un documento condiviso – spiega Cavicchioli – che facesse riferimento a tutto il mondo creditizio. Platis, invece, ha preferito vestire i panni del “giustiziere della notte”. Il commento di Maurizio Cavicchioli:

«E’ inutile che Platis si vesta dei panni del “giustiziere della notte” attaccando strumentalmente un solo istituto di credito, guarda caso proprio il MPS. Dalla ripresa del pagamento delle rate sospese, le banche hanno agito con modalità molto diverse le une dalle altre, e le lamentele dei clienti si sono alzate in tante direzioni. La proposta fatta dal Pdl con l’ordine del giorno presentato in Consiglio Comunale a Mirandola il 29 marzo scorso, aveva due punti sostanzialmente non condivisibili: l’affermazione che “il Governo Monti ha erogato a MPS un’ingente somma di denaro, pari a 4 miliardi di euro…”, dimenticandosi che metà di quell’importo era già stata concessa dal Governo Berlusconi/Tremonti, e il fatto che si tratta di un prestito oneroso tassato al 9%, e non certo di una regalia; la seconda cosa inaccettabile è che l’attacco sia rivolto ad una sola banca, individuata come amica del centrosinistra, e quindi da screditare. Noi del Pd per questi motivi avevamo chiesto il ritiro del testo, per poterne riscrivere uno condiviso, che facesse riferimento a tutto il mondo creditizio a 360 gradi, per verificare dove eventualmente ci fossero state forzature, e quindi interessare il Commissario Errani per sollecitare tutte le banche che avessero contravvenuto agli accordi presi in sede ABI. Il Pdl ha rifiutato la proposta, e quindi non ci è restato altro da fare che bocciare un testo così smaccatamente politicizzato. Questo è quanto. L’attacco strumentale non risolve i problemi della gente terremotata. Serve una seria riflessione ad un tavolo comune promosso dalle istituzioni, per cercare ulteriori soluzioni oltre a quelle già messe in campo da Regione e Provincia, che aiutino concretamente le nostre imprese ed i nostri cittadini a riprendersi, soprattutto coloro che sono in maggiori difficoltà economiche, ed hanno problemi nell’accesso al credito».