Il Pdl di Bologna e provincia si mobilita per chiedere il rimpatrio di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due maro’ detenuti in India perche’ accusati di aver ucciso  due pescatori, scambiati per pirati. Da domani il partito distribuira’ ai 60 coordinamenti comunali del bolognese 50 mila cartoline, con la  foto dei due militari di Marina e la scritta ‘Sos- Save our Soldiers’.
Le cartoline sono indirizzate all’ambasciata dell’India a Roma.
Chiunque le potra’ firmare, affrancare e spedire per chiedere la  liberazione dei due maro’.

Ma da questo week-end il Pdl allestira’ anche banchetti che  serviranno anche alla raccolta di firme a sostegno di una petizione  che verra’ inviata al prossimo ministro degli Esteri italiano.
Un’iniziativa simile, con una raccolta di firme gemella, e’ gia’  partita stamattina a Bologna per impulso della Giovane Italia che  riunisce le nuove leve del Pdl. Con loro anche il consigliere  regionale Galeazzo Bignami.

La campagna provinciale del Pdl e’ stata, invece, presentata  oggi in conferenza stampa dal consigliere comunale Michele Facci, dal  capogruppo in Provincia Luca Finotti e dal consigliere regionale  Alberto Vecchi che presentera’ l’iniziativa domani alla direzione  regionale del Pdl Emilia Romagna, chiedendo che venga estesa alle  altre province del territorio.

“Questa vicenda e’ stata gestita in maniera  assolutamente dilettantistica ed il Governo Monti si e’ dimostrato del tutto inadeguato” ha spiegato Vecchi precisando che “il punto non e’  se i nostri maro’ hanno sbagliato o meno, questa e’ una questione che  sara’ accertata per via giudiziaria, il punto e’ che per loro non c’e’ stata alcuna tutela e anche l’Europa si e’ mostrata troppo passiva”.
Dello stesso avviso Finotti che ha parlato di “un caso folle” e di un  Governo Monti “che e’ schiavo della Germania per quanto riguarda la  politica economica e schiavo dell’India per la politica  internazionale”.

“I nostri maro’ – ha aggiunto Finotti – devono essere processati in Italia, non si puo’ lasciarli in una situazione senza garanzie,  considerato anche che l’Italia non concede mai l’estradizione se  richiesta da Stati in cui vige la pena di morte”. “Chiediamo una  soluzione diplomatica – ha rimarcato Facci – e vogliamo che ci sia una presa di coscienza nazionale su quello che riteniamo sia stato un  abuso”. Quanto al possibile coinvolgimento anche del Pd nella campagna lanciata dai berlusconiani, Vecchi ha spiegato che “da parte nostra  c’e’ la massima apertura, se il Pd vuole daremo anche a loro le  cartoline, ma mi sembra siano impegnati su altri temi”.

Ad ogni modo, ha ricordato Facci, “questa estate la maggioranza  di Palazzo D’Accursio boccio’ la nostra proposta di esporre sulla  facciata del Comune il drappo per chiedere il rimpatrio dei maro’,  cosa che invece e’ stata fatta in tantissimi altri municipi”.