denaro“La manovra di riequilibrio di 9,2 milioni di euro di minori entrate che caratterizza il bilancio 2013 non prevede nessun aumento delle aliquote di Imu e di Irpef e nessun aumento delle tariffe dei servizi”. Lo ha ricordato il vicesindaco e assessore al Bilancio Giuseppe Boschini introducendo in Consiglio comunale le delibere tecniche che accompagnano l’approvazione del bilancio di previsione 2013 del Comune di Modena. In particolare, quella sui servizi a domanda individuale che determina come i relativi costi, pari a 29 milioni e 841 mila euro, vengano coperti per il 53,9 per cento mediante proventi da tariffe, contribuzioni ed entrate a specifica destinazione (poco più di 16 milioni di euro) e per la quota restante (13 milioni e 800 mila euro) dalle entrate generali di bilancio. La copertura dei costi che deriva esclusivamente da tariffe è del 34,4 per cento. I servizi vanno dalle mense scolastiche ai centri estivi, dagli asili nido comunali al trasporto scolastico, dalle case albergo all’assistenza domiciliare, fino ai centri diurni, ai residenziali per disabili, musei, palestre, campi da calcio.

L’altra delibera, illustrata dall’assessore alla Pianificazione e gestione del territorio Gabriele Giacobazzi, è relativa alle aree peep/pip da cedere in proprietà o diritto di superficie, per un totale di 113 alloggi e un importo complessivo di circa un milione e 900 mila euro. Le aree peep sono quelle di via Fratelli Rosselli, stradello Romano, via D’Avia, Gino Pini., Lesignana e via Ghiaroni a cui si aggiungono un lotto commerciale ad Albareto extra Peep/Pip e la cessione di aree già concesse in diritto di superficie.

Il bilancio si presenta nella versione armonizzata per un importo complessivo (parte corrente più investimenti) di 414 milioni di euro che non rende possibile il confronto con il preventivo 2012 realizzato in modo tradizionale. Rispetto allo scorso anno, comunque, il calo dei trasferimenti riduce le entrate di parte corrente di 9,2 milioni di euro, riequilibrati in gran parte da riduzione delle spese, che tornano sui livelli del 2006-2007, mentre il Piano degli investimenti prevede interventi per circa venti milioni di euro, con un Patto di stabilità che però ne “congela” quasi 23 e uno spazio finanziario che, al momento, garantisce pagamenti per 18,3 milioni, non più di cinque o sei dei quali saranno riferibili a nuove opere.

Rispetto alla Tares, Boschini, dopo aver sottolineato che si tratta di una tassa determinata da scelte a livello nazionale, ha ricordato che l’adeguamento del 3,6 per cento è dovuto all’indice inflativo e dall’incremento dei servizi richiesti al gestore, mentre per le aziende la non deducibilità del 10 per cento di Iva rappresenta un “passo indietro di un norma che, ci auguriamo, il governo possa migliorare nei prossimi mesi, prima della sua completa applicazione con la rata di dicembre”.

Dalla riattivazione dell’imposta di soggiorno il Comune conta di incassare 300 mila euro, dopo che i nove mesi di sospensione del 2012, a causa degli effetti del terremoto sul turismo, hanno creato un mancato gettito di 450 mila euro. “L’imposta è stata introdotta da quasi tutti i capoluoghi in regione” ha sottolineato Boschini annunciando la disponibilità a una revisione delle tariffe, nell’ambito del tavolo per il confronto con gli operatori del settore e coi comuni del territorio, e a una finalizzazione puntuale del ricavato alla promozione del centro storico e allo sviluppo turistico e culturale”.

Nel 2013, inoltre, verrà migliorata ulteriormente la lotta all’evasione fiscale e tariffaria con un impegno diretto degli uffici comunali e una convenzione per segnalazioni qualificate all’Agenzia per le entrate in modo da migliorare l’efficacia dei controlli. “Prevediamo di aumentare le entrate di oltre il 40 per cento – ha spiegato Boschini – con una crescita un milione e mezzo di euro rispetto allo scorso anno”.

Pagamenti alle imprese

E’ di venti milioni e 520 mila euro la cifra dei pagamenti alle imprese effettuati dal Comune di Modena entro il 30 giugno, buona parte dei quali sfruttando lo spazio finanziario concesso al di fuori del Patto di stabilità con il recente provvedimento del governo. Lo ha annunciato l’assessore al Bilancio Giuseppe Boschini illustrando lunedì 1 luglio in Consiglio comunale le delibere tecniche della manovra finanziaria.

“Si tratta di un contributo importante per l’economia locale e, in particolare, per l’occupazione” ha sottolineato Boschini ricordando che il Comune ha fatto ogni sforzo possibile per allargare al massimo le possibilità di pagamento delle imprese previste dal decreto del governo e “abbiamo sfruttato a pieno lo spazio finanziario concesso, ma ciò non toglie che rimane l’esigenza di attenuare i vincoli del Patto di stabilità per gli enti locali per il 2013 e gli anni successivi”.

In particolare, sulla base del decreto legge 35, dopo il 9 aprile sono stati pagati 13 milioni e 598 mila euro di debiti relativi a lavori eseguiti negli anni scorsi, mentre erano già stati pagati due milioni e 262 mila euro prima di aprile che sono stati riconosciuti extra Patto.

Oltre a questi, sono stati effettuati pagamenti per un milione e 760 mila euro per lavori post terremoto, quindi esclusi dal Patto di stabilità, mentre due milioni e 900 mila euro sono stati gli ordinari pagamenti previsti nell’ambito del Patto.

Gli emendamenti in discussioni sono 25

Sono 25 gli emendamenti al bilancio del Comune di Modena in discussione nella seduta di lunedì 1 luglio del Consiglio dedicata all’approvazione del Preventivo 2013 e del Piano degli investimenti. Tre sono stati presentati dal sindaco a nome dell’Amministrazione e riguardano aggiornamenti della documentazione o aggiustamenti finanziari, mentre gli altri 22 sono proposti dai gruppi consiliari: tre dal Pd, quattro da Etica e legalità, due da Modenasaluteambiente.it, 13 da Fratelli d’Italia. In alcuni casi l’emendamento è accompagnato da una delibera di iniziativa consiliare indispensabile per rendere efficace l’eventuale modifica al bilancio.

Da parte della giunta, le novità riguardano storni e nuove entrate per iniziative per un totale di 56 mila euro, oltre ad alcune modifiche al Piano triennale degli investimenti per un milione e 128 mila euro.

Il Pd propone la riduzione di 34 mila euro dei fondi per i gruppi consiliari per assegnarne 4 mila alla riduzione dei costi di utilizzo delle sale delle Circoscrizioni, 26 mila al Piano per realizzare i collegamenti internet nelle scuole, 4 mila al fondo per il sostegno dell’attività sportiva per le famiglie in difficoltà.

Con quattro emendamenti il gruppo Etica e legalità propone un finanziamento di centomila euro a Ert per la stagione autunnale (tagliando 60 mila euro al Museo Enzo Ferrari e 40 mila da contributi vari a iniziative culturali) e un maggior sostegno al festival teatrale Vie di 50 mila euro (con altrettanti tagli ad altri contributi per iniziative culturali), oltre alla sospensione dell’imposta di soggiorno fino alla fine dell’anno recuperando i 300 mila euro di mancati introiti da altrettanti tagli ad attività culturali e a iniziative in campo ambientale. Il quarto emendamento riguarda il Piano degli investimenti con la proposta di destinare mezzo milione di euro alla realizzazione di edilizia residenziale Peep: le risorse verrebbero recuperate con tagli a manutenzioni per 300 mila euro e al fondo per l’edilizia dei luoghi di culto, previsto dalla normativa regionale, per 200 mila euro.

I due emendamenti di Modenasaluteambiente.it propongono la vendita delle azioni delle Farmacie comunali per finanziare, con sette milioni e 300 mila euro, l’introduzione dal 2014 nell’intero comune della raccolta rifiuti porta a porta con tariffa puntuale e, con un milione, la costruzione della rotatoria tra via Emilia e via Scartazza.

All’adeguamento del porta a porta in tutto il territorio comunale andrebbe destinato, secondo Sandra Poppi (Msa) che ha presentato nel corso della seduta uno specifico ordine del giorno su questo punto, anche la somma che Herambiente dovrebbe pagare come aumento dell’indennizzo dovuto al Comune per il disagio ambientale legato al termovalorizzatore, pari a 8,33 euro per tonnellata, in modo da adeguarlo all’inflazione degli ultimi quattro anni, “considerando che il protocollo è scaduto il 31 dicembre 2012 e che, appunto, non è mai stato adeguato all’inflazione”.

Fratelli d’Italia propone tre emendamenti per ridurre l’Imu sulle seconde case concesse in comodato gratuito ai parenti di primo grado. Oggi l’aliquota è al 7,6 e le proposte, accompagnate dalle relative delibere, sono di portarla al 4,6 oppure al 5,6 o al 6,6 e sono finanziate con tagli a scalare a diverse iniziative in campo culturale, sportivo e sociale: da un milione e 200 mila euro a 800 mila, fino a 400 mila euro. Un altro emendamento propone l’aumento di 150 mila euro alle scuole paritarie aderenti alla Fism (con 70 mila euro di tagli alla cultura e 80 mila a politiche giovanili e sport), mentre con un quinto si costituirebbe un fondo di 120 mila euro (con tagli a cultura, politiche giovanili e sport) per borse di studio sul marketing territoriale a laureati modenesi. Un altro fondo, da centomila euro, servirebbe per il sostegno a idee imprenditoriali di giovani e sarebbe finanziato da 40 mila euro di tagli allo sport e da 60 mila a cultura e politiche giovanili.

Fratelli d’Italia, inoltre, propone 150 mila euro per assegnare fondi per lo sport alle famiglie in base al reddito e altri 150 mila euro per il pagamento utenze delle famiglie numerose: in entrambi i casi i provvedimenti sarebbero finanziati da tagli di 95 mila euro ai fondi per lo sport e di 55 mila euro alla cultura.

Le altre proposte riguardano l’aumento del wi fi in centro e nei parchi (100 mila euro recuperati con tagli a cultura, politiche giovanili e sport), il sostegno alle ragazze madri (100 mila euro con tagli tutti alla cultura), l’aumento dei servizi per disabili (due emendamenti per complessivi 19 mila euro) e l’illuminazione tricolore della Ghirlandina in occasione del Giorno del Ricordo il 10 febbraio: l’operazione costerebbe 8 mila euro con risorse tagliate alla cultura.