Tares-Sassuolo-2A casa dei sassolesi sono arrivate le buste per il pagamento della temutissima Tares, la nuova tassa sui rifiuti, che nelle quote ha confermato le peggiori aspettative. Ma, sorpresa, non portate in posta quei moduli, perché sono tutti sbagliati. L’ineffabile amministrazione sassolese ha comunicato con urgenza agli utenti (e chissà in quanti hanno recepito la comunicazione e quanti invece si sono presentati in fila alle poste per niente) che i moduli sono tutti sbagliati, come in effetti si nota esaminandoli un attimo: la rata di pagamento è iscritta nello spazio delle detrazioni. Migliaia di lettere inviate inutilmente e ovviamente, se ci fosse da cercare un responsabile, va da sé che non è il Comune di Sassuolo, che a sentire il sindaco Caselli non è mai responsabile di niente. Eppure qualcuno avrebbe forse potuto o dovuto controllare i bollettini, magari verificando una bozza della stampa, ma queste cose a Sassuolo non si fanno, l’importante non è lavorare, ma come bene insegna il neo ministro dell’interno Angelino Alfano, avere sempre qualche scusa verosimile pronta.

Di quindici milioni di euro da pagare ai creditori della patrimoniale e del tentativo di rateizzarli in 50 anni? Non è mica colpa di Caselli, ma di chi c’era prima. Dei bandi ritirati o annullati dal Consiglio di stato? Non è colpa di Caselli, sicuramente di qualcun altro.

Anche per questi modelli di pagamento, da buttare in attesa di una nuova busta con scadenza per il pagamento al 15 agosto (non proprio una data comoda) il sindaco che non ha mai colpa si è affannato a buttare la responsabilità addosso alla ditta stampatrice.

Per un Comune che con la sua disastrata patrimoniale si appresta, da settembre, a gestire in autonomia i servizi di riscossione dei tributi, è una falsa partenza non da poco. Immaginiamo che insieme alla formazione del personale per il nuovo servizio, l’amministrazione sassolese stia attentamente selezionando anche nuove figure a cui dare la colpa dei prossimi errori contabili, buchi di bilancio, lavori non fatti.

Consiglio non richiesto a Caselli: si dimetta e restituisca ai cittadini la responsabilità di scegliere il nuovo Sindaco, vedrà che loro sapranno bene cosa fare.

(Gruppo consiliare PD Sassuolo)