la-mia-pvita-iazza-grandeFotografie, filmati, testimonianze e documenti di un momento di vita trascorso in piazza Grande. Cittadini di tutte le età e di tutte le provenienze sono invitati a inviarli al Museo civico d’arte per condividere un proprio ricordo, opportunamente commentato, della frequentazione della piazza che è il cuore di Modena: dai momenti in compagnia di amici alla partecipazione a eventi o manifestazioni. Tutti i contributi si raccoglieranno su un sito web (www.vitainpiazzagrande.it) e daranno vita a incontri, appuntamenti e a mostre che si realizzeranno nella tarda primavera.

È intitolato “È la mia vita in Piazza Grande” il progetto partecipato ideato dal Museo civico d’Arte, sede di coordinamento del Sito Unesco, e sviluppato assieme all’assessorato alla Cultura in collaborazione con l’Istituto Storico, la Curia Arcivescovile di Modena-Nonantola, Fondazione Fotografia, Istituto superiore d’arte Venturi e Arci Modena.

“A Modena – sottolinea Roberto Alperoli, assessore comunale alla Cultura – nessun luogo come piazza Grande si è connotato nei secoli in maniera più forte, delineando allo stesso tempo un ritratto sempre fedele e profondo della città. Attorno a essa è cresciuta la vita politica, culturale, commerciale, giuridica e religiosa della comunità, e al suo interno s’è levata negli anni la voce della cittadinanza”.

In piazza Grande, infatti è passata la storia di Modena: eventi politici, religiosi, culturali, di costume, battaglie sociali, commemorazioni, manifestazioni ludiche e sportive. Non è solamente il cuore della città, ma anche lo spazio in cui tutti hanno trascorso qualche momento della propria vita.

E il progetto partecipato, come altre iniziative dei Musei civici, fa leva sulla memoria e il ricordo per stimolare il coinvolgimento attivo del pubblico in un processo che lo rende protagonista e non semplice fruitore.

“Quella di piazza Grande, che dal 1997 assieme al Duomo e alla Ghirlandina rientra nel patrimonio mondiale dell’umanità tutelato dall’Unesco – sottolinea Francesca Piccinini, direttrice dei Musei civici – è una storia dai mille volti che, più di tutti, sono quelli dei cittadini che ne vivono gli spazi giorno per giorno. La sua storia è anche la nostra e il progetto, che nel 2014 prevede incontri, eventi e una mostra, mira a riscriverla con il contributo di tutti, nella convinzione che le vicende grandi e piccole che la attraversano, coinvolgendoci in prima persona, ci aiutino a comprenderne meglio il significato e l’importanza per il nostro tempo”.

Questa è la motivazione che ha spinto a proporre un’iniziativa partecipata sul tema della “memoria” che coinvolge molteplici realtà: l’assessorato alle Politiche sociali con l’Area anziani e il Centro stranieri, la Società del Sandrone, il Centro documentazione donna, la Casa delle Culture, biblioteche comunali e numerose associazioni culturali cittadine. Saranno inoltre coinvolti nell’iniziativa docenti di diverse scuole cittadine che prenderanno parte a un percorso di formazione sulla stesura delle testimonianze autobiografiche realizzato in collaborazione con la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari.

Sabato 18 gennaio, nell’ambito del progetto partecipato si svolgono due iniziative: dalle 9 alle 16 Fondazione Fotografia allestisce un set fotografico tra il Palazzo Comunale e l’abside del Duomo dove chi vuole può farsi fotografare gratuitamente dagli allievi del Master di alta formazione sull’immagine contemporanea; dalle 10 alle 12, invece, in collaborazione con il Centro stranieri e la Casa delle Culture, nella sala del Consiglio di Palazzo Comunale si svolge un focus-group con i rappresentanti delle comunità di migranti presenti in città, per coinvolgere nell’iniziativa anche i nuovi modenesi.

bombardamentoSI RACCONTA IN RETE LA PIAZZA DI TUTTI

L’indirizzo per ritrovarsi, incontrarsi, ricordare, è www.vitainpiazzagrande.it. È in questo luogo virtuale della rete Internet, creato appositamente per il progetto partecipato “È la mia vita in Piazza Grande”, che ogni testimonianza e ricordo sulla piazza cuore di Modena potrà essere facilmente sia scritto che letto. Assieme alle memorie dei cittadini, nel sito è anche possibile condividere filmati, fotografie e documenti, così da creare una sorta di grande “album” della piazza, destinato ad arricchirsi continuamente di nuovi contributi. Incrementandosi di giorno in giorno, il sito accompagnerà i modenesi partecipanti al progetto fino agli eventi finali previsti per la tarda primavera 2014 tra incontri, spettacoli e mostre.

Ogni testimonianza, oltre che riflettere un momento della vita della piazza, farà capire come i cittadini ne abbiano scritto la storia nei suoi aspetti più diversi, grandi e piccoli, ma tutti capaci di offrire qualcosa per comprendere meglio il nostro tempo. E accrescerà la consapevolezza del ruolo che ciascun modenese è chiamato a svolgere in quanto corresponsabile di questo luogo simbolo della comunità. All’interno del sito web, infatti, i diversi ricordi si incroceranno e ne stimoleranno altri, così che la stessa piazza, rivissuta e sentita attraverso le voci di modenesi di tutte le età, possa a sua volta essere compresa più a fondo e rispettata nei suoi valori storici, simbolici e culturali, religiosi e civili.

 

TUTTI IN POSA CON FONDAZIONE FOTOGRAFIA

Con un set fotografico allestito a cura di Fondazione Fotografia tra il portico del Palazzo Comunale e l’abside del Duomo, sabato 18 gennaio dalle 9 alle 16 parte il primo appuntamento del progetto partecipato “È la mia vita in Piazza Grande”. L’iniziativa, gratuita, si rivolge a tutti i modenesi che avranno la possibilità di farsi ritrarre in piazza, così da testimoniare il legame fra le persone e uno dei simboli della città, dal 1997, assieme al Duomo e alla Ghirlandina, entrato a far parte della lista del patrimonio mondiale dell’umanità tutelato dall’Unesco. Gli scatti, eseguiti dagli studenti del Master di alta formazione sull’immagine contemporanea di Fondazione Fotografia, saranno pubblicati sul sito www.vitainpiazzagrande.it e saranno presentati negli eventi conclusivi del progetto, previsti nel maggio 2014.

Tutti i cittadini, di lunga data o appena arrivati, turisti di passaggio, studenti e immigrati, possono così partecipare da protagonisti all’iniziativa e diventare testimoni della vita della piazza intesa come luogo di espressione dell’identità collettiva e dei suoi abitanti. E la fotografia diventa il mezzo per raccontare una storia che può essere anche raccontata e condivisa sul web.

Il progetto partecipato “È la mia vita in Piazza Grande” è realizzato dal Museo civico d’arte di Modena e sviluppato assieme all’assessorato alla Cultura del Comune, l’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, l’Istituto storico, Fondazione Fotografia, l’Arci-Modena e l’Istituto d’Arte Venturi.

Oltre che con il set di sabato, che mira a creare un legame visivo contemporaneo fra la piazza e le persone che la frequentano, Fondazione Fotografia aderisce al progetto partecipato con altre iniziative: mette a disposizione le copie digitali delle immagini storiche dei principali avvenimenti che si sono succeduti in piazza Grande dal 1940 agli anni Settanta – dalla dichiarazione di Guerra alla piazza-parcheggio, la demolizione del palazzo di giustizia, gli scioperi e le manifestazioni femministe – per stimolare ricordi e racconti orali di testimoni degli avvenimenti del passato.

Attraverso la sua pagina Facebook, inoltre, Fondazione Fotografia Modena chiede di inviare la propria immagine di piazza Grande, con l’obiettivo di stimolare le nuove generazioni, fra i primi fruitori dei social network, a riflettere e condensare in un’immagine la loro personale visione della piazza simbolo della città. Le fotografie più interessanti selezionate saranno utilizzate nell’allestimento degli eventi conclusivi e nel sito dedicato all’iniziativa (www.vitainpiazzagrande.it).

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LE COLLABORAZIONI ATTIVE E IN DIVENIRE

Elaborato dal Museo civico d’arte, sede del coordinamento Unesco di Modena, “È la mia vita in Piazza Grande” vede coinvolti enti e istituti cittadini che hanno aderito al progetto partecipato, riservandogli da subito una positiva accoglienza e impegnandosi con azioni legate al proprio specifico ambito d’intervento. I soggetti coinvolti, ai quali si aggiungono altre realtà e associazioni, sono: i Servizi sociali del Comune, Fondazione Fotografia, Istituto d’Arte Venturi, Istituto Storico, Curia arcivescovile di Modena e Nonantola, Arci Modena.

Grazie alla partecipazione dei Servizi sociali e in particolare dell’Area anziani, sono state realizzate proiezioni fotografiche sull’immagine di Piazza Grande in oltre 15 strutture, divise fra case protette e spazi anziani, interessando circa 400 ospiti al fine di stimolarli nei ricordi della piazza, raccolti dagli animatori. Sabato 18 gennaio dalle 10 alle 12, invece, in collaborazione con il Centro stranieri e la Casa delle Culture, nella sala del Consiglio di Palazzo Comunale si svolge un focus-group con i rappresentanti delle comunità di migranti presenti in città, per coinvolgere nell’iniziativa anche i nuovi modenesi.

L’adesione di Fondazione Fotografia, ha permesso il recupero di immagini storiche della piazza e l’ideazione del set fotografico di sabato 18 gennaio in piazza Grande, a cura degli studenti del Master di alta formazione sull’immagine contemporanea. A questo si aggiunge il lancio su Facebook di un concorso fotografico rivolto ai giovani affinché propongano una loro immagine “sentimentale” della piazza

L’Istituto d’Arte Venturi, attraverso il coinvolgimento di quattro classi, ha consentito di svolgere riprese audio e video e ricognizioni fotografiche, già a partire da alcuni degli incontri con gli anziani. Gli studenti, inoltre, svilupperanno durante l’anno scolastico laboratori creativi che riguarderanno, in particolare: l’elaborazione di mappe emotive che presentino il punto di vista delle giovani generazioni sul centro storico cittadino e in particolare su piazza Grande, la realizzazione di video sulle voci della piazza per restituirne l’immagine socio-culturale, la costruzione di “scatole magiche”, ovvero di un particolare procedimento fotografico tipico degli esordi della fotografia che verrà proposto in occasione degli eventi finali.

Al progetto “È la mia vita in Piazza Grande” partecipa anche l’Istituto Storico, le cui competenze saranno necessarie per la ricostruzione della storia della piazza dal 1940 a oggi. In più, la sezione didattica dell’Istituto porta l’iniziativa nelle scuole di Modena proponendo un percorso incentrato sulla scrittura di testi autobiografici, grazie alla collaborazione con la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari.

Visto il significato religioso che la Piazza ha sempre avuto e continua a rivestire, fondamentale è la collaborazione avviata con la Curia arcivescovile di Modena e Nonantola. In particolare, l’apporto della Curia si tradurrà nella ricostruzione della serie storica di avvenimenti religiosi svoltisi in Piazza, e nel recupero di testimonianze iconografiche e di personalità legate all’ambiente ecclesiastico.

La partecipazione, infine, di Arci Modena, ha permesso la ricognizione delle attività nelle quali piazza Grande è stata al centro delle manifestazioni organizzate da Arci, oltre al contatto con cinedocumentaristi per la realizzazione di una serie di video-interviste e di un filmato che sarà disponibile sul sito internet dell’iniziativa e presentato negli eventi finali che si svolgeranno nella tarda primavera.

Parallelamente alla collaborazione con questi enti, il Museo civico d’arte ha già raccolto oltre 370 fotografie storiche su piazza Grande e una serie di testimonianze di personalità note e di comuni cittadini; ha curato la realizzazione del sito internet www.vitainpiazzagrande.it che ospiterà tutta la documentazione; ha organizzato incontri con associazioni culturali e gruppi di interesse (finora Associazione mogli dei medici, L’Incontro, Società del Sandrone); ha contattato la Compagnia del Ratto d’Europa ed Ert per coinvolgerli nell’evento finale; ha preso accordi con il Centro Stranieri e con la Casa delle Culture per l’organizzazione di un incontro con i rappresentanti delle comunità di migranti presenti in città; infine, ha avviato la progettazione di mostre che saranno allestite e inaugurate in maggio.

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Per partecipare a “È la mia vita in piazza Grande” ci si può collegare al sito del progetto (www.vitainpiazzagrande.it), si può scrivere alla email coordinamento@unesco.modena.it o recarsi al Museo civico d’arte al terzo piano di Palazzo dei Musei in largo Porta Sant’agostino 337 (tel. 059 2033101) negli orari d’apertura (da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19).

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Immagini: 1944,  bombardamento –  1967, manifestazione contro la Guerra del Vietnam – 1988, Papa Giovanni Paolo II a Modena