La mostra-mercato dell’antico e dell’usato “800 e dintorni” tradizionalmente prevista per la terza domenica del mese, non si svolgerà nel mese di gennaio 2014. La sospensione dell’edizione di gennaio si è resa necessaria per permettere la riorganizzazione nel rispetto della nuova normativa regionale che regolamenta il commercio su aree pubbliche in forma hobbistica (L.R. 4/2013).

La manifestazione istituita 15 anni fa ha infatti visto sempre la partecipazione numerosa e prevalente di espositori hobbisti oltre che di operatori professionali.

Dal 1 gennaio 2014 la partecipazione degli hobbisti alla manifestazione è soggetta alle modalità e ai requisiti indicati nella Legge Regionale Emilia Romagna n. 4/2013. La normativa regionale stabilisce i seguenti requisiti: possesso di un tesserino identificativo con generalità e foto rilasciato dal Comune di residenza (oppure del Comune di Bologna per i residenti fuori regione) con validità di un anno dalla data di rilascio, il cui costo è di 200 euro; partecipazione ad un massimo di 10 mercati nella Regione Emilia Romagna durante l’anno solare di validità del tesserino; obbligo di presentare l’elenco dei beni in esposizione o vendita indicandone il prezzo e la provenienza.

Con delibera del 23.12.2013 la Giunta Regionale ha confermato che dal 1.1.2014 gli operatori non professionali che intendono partecipare ai mercatini degli hobbisti sono soggetti alle modalità e ai requisiti di partecipazione stabiliti dalla Legge Regionale.

“L’annullamento del mercatino di gennaio- spiega il Sindaco Francesco Lamandini- è stata una decisione sofferta, che non siamo però riusciti ad evitare, nonostante i diversi incontri e confronti con l’Assessore Regionale insieme ad altri comuni emiliano romagnoli e con la collaborazione ed il sostegno di ANCI.

Pur condividendo la necessità di regolamentare i mercatini degli hobbisti per meglio controllare e accertare le attività di vendita svolte in modo abusivo, è stata manifestata la preoccupazione che la nuova normativa porti alla graduale scomparsa della pratica dell’hobbismo colpendo anche tutte quelle iniziative che valorizzano il mercato dell’usato attraverso il riutilizzo di beni e oggetti dimessi.

Abbiamo organizzato una raccolta firme e abbiamo chiesto una sospensione della Legge per far ripartire un dialogo e per valutare alcune modifiche, in particolare sui mercatini dei comuni di medio-piccole dimensioni.

Ma non abbiamo trovato disponibilità in nessun senso.

Il nostro è un mercatino di qualità, conosciuto a livello regionale, che porta una volta al mese migliaia di visitatori a Spilamberto, creando un indotto importante anche per il commercio in sede fissa. Per il nostro Comune sarà un danno importante. Come per altri nella nostra stessa situazione.

Le domande di partecipazione per l’edizione 2014 (il termine per la presentazione era il 15 gennaio) sono meno della metà di quelle degli anni precedenti, e una parte consistente di questi si sono iscritti solo perché il Comune si sta battendo per la modifica della legge (solo due però hanno pagato la quota per il cartellino). A seguito di questo quindi è stato necessario ridimensionare l’area espositiva”.

“Non riusciamo a dire che va bene così- conclude il Sindaco Lamandini- Lo spirito della Legge è condivisibile ma non si possono sempre fare ragionamenti generalisti senza conoscere le situazioni.

Rinnoviamo l’appello alla Regione Emilia Romagna affinché si possa aprire un confronto costruttivo anche con le associazioni di categoria per valutare insieme la questione nella sua complessità”.