4Motti-2014-okREGGIO EMILIA (6 OTTOBRE 2014) – “Il rapporto Unicef “Hidden in Plain Sight” traccia un quadro agghiacciante della violenza ai danni di bambini e ragazze. Si tratta della più ampia raccolta dati mai realizzata sulla violenza: 190 i Paesi coinvolti nella ricerca. Ebbene, dall’indagine risulta che sono ben 120 milioni le giovani nel mondo al di sotto dei 20 anni ad aver subito violenza sessuale”. Lo rivela l’onorevole Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti che aggiunge: “Un dato sconcertante, ma quello che è ancora più sconcertante è il fatto che queste violenze si verifichino nei luoghi che dovrebbero essere al sicuro per quanto riguarda i bambini: all’interno delle comunità, nella scuola e in casa”. L’on. Motti si è distinto nel corso del suo mandato al Parlamento europeo per il suo strenuo impegno contro le violenze sui più deboli, bimbi e donna in primis, e nei confronti degli animali. Proprio da una proposta dell’onorevole Tiziano Motti sarebbe potuto nascere il Logbox il “Grande Padre che veglierà su Internet”, “una sorta di super testimone – spiega l’onorevole – per combattere i crimini informatici. Si tratta di un software di ultima generazione che promette di essere una scatola nera per i nostri computer. Installato in ogni macchina, consentirebbe di conservare, in forma di tabulato e in modo criptato, le attività di un determinato computer eseguite dall’utente, come per esempio il tempo di connessione su determinati siti e tutte le altre informazioni sulla navigazione, per poi servire come prova di difesa qualora fossero contestati dall’autorità giudiziaria illeciti di vario tipo” conclude l’onorevole reggiano. In pratica il software, il cui progetto fu presentato da Motti e dall’hacker Fabio Ghioni al Parlamento di Bruxelles, sarebbe un ‘grande fratello’ alla rovescia, in grado di tutelare i proprietari di computer da possibili accuse su reati non compiuti (ma che potrebbero essere compiuti da terzi tramite la loro linea e i loro pc). Ovvio che l’idea non sia piaciuta per nulla al partito dei pirati informatici e alle lobbies della peso pornografia, che hanno attaccato pubblicamente l’eurodeputato per settimane anche quando passó la sua Risoluzione a Bruxelles per estendere la direttiva sull’archiviazione dei dati di traffico (quella che permette di stanare chi adesca tramite le email) anche ai social forum e alle chat. Ora l’Europa è ingessata legislativamente in attesa della revisione della direttiva. Contenti i pirati e i pedofili.