virginio-merola-5 Il Sindaco di Bologna Virginio Merola, in occasione della XX Giornata della Memoria  e  dell’Impegno  in  ricordo  delle  vittime innocenti di tutte le mafie, propone al mondo economico e sindacale un percorso per giungere alla sottoscrizione  di  un  nuovo protocollo appalti che tuteli il lavoro e che sostenga  le  imprese  “sane e pulite”. Propone inoltre la messa in atto di alcune  misure  concrete  per  rafforzare  il  contrasto alle infiltrazioni mafiose  nel  territorio,  come  la costituzione di una task force comunale sugli appalti.

Di seguito la proposta del Sindaco Virginio Merola:

“L’Amministrazione  comunale  ha  sottoscritto  l’ultimo protocollo appalti insieme  alle  organizzazioni  sindacali  il  24  novembre  2005.  Il testo conteneva  alcune riflessioni, che poi avrebbero trovato spazio nel  Codice Nazionale  degli appalti che sarebbe stato approvato successivamente Ddl n. 163  12 aprile 2006, che a sua volta recepiva le direttive CE del 2004. Già nel  testo  di allora venivano riportati riferimenti per quanto riguarda la qualificazione  delle  imprese,  in particolare temi come la condotta delle imprese   verso   gli   istituti   previdenziali,   le  eventuali  pendenze giudiziarie, come ad esempio le inadempienze contrattuali. Il testo offriva una via per l’applicazione delle clausole sociali di salvaguardia dei posti di   lavoro.   Infine  nel  testo  l’Amministrazione  esprimeva  il  favore all’utilizzo del criterio dell’Offerta economicamente più vantaggiosa.

L’UE  si  è  successivamente espressa in materia di appalti pubblici con le direttive  del 2014/23/24/25 e il Governo ha approvato un ddl per recepirne i  contenuti  e gli indirizzi, decidendo di approvare un nuovo codice degli appalti.  A tal fine la commissione Lavori Pubblici del Senato dal novembre scorso  ha  iniziato  le  audizioni  dei  soggetti  economici e delle parti sociali.  Gli  obiettivi del legislatore sono quelli di velocizzare i tempi delle  procedure  di  gara,  di  sostenere  le  piccole e medie imprese, di inasprire  la  lotta  alla  corruzione, di tutelare il lavoro e l’ambiente.

L’aspetto  più innovativo è senz’altro rappresentato dalla scelta fatta dal legislatore  europeo di optare per l’Offerta economicamente più vantaggiosa riducendo sostanzialmente i margini del meccanismo di aggiudicazione basato sul  prezzo. Una previsione che nel nostro paese avrà forza di legge quando la  direttiva  sarà  esecutiva  e il nuovo codice approvato, plausibilmente nell’anno 2016/2017. Fino ad allora valgono le attuali norme di legge.

In  questo  mandato,  l’Amministrazione comunale non è stata a guardare. Il Consiglio  comunale,  su proposta della Giunta, ha approvato il regolamento per  l’inserimento  lavorativo  dei  soggetti  svantaggiati;  in  Direzione Generale  è  stata  istituita  un’unità  di  progetto  su Lavoro e Clausole sociali  che  ha  prodotto  un  documento  sull’applicazione delle clausole sociali  alla  luce  della  normativa  vigente;  ciò  perché  pensiamo  che l’attuale  crisi  abbia  aggravato  le condizioni lavorative di migliaia di lavoratori e messo in difficoltà decine d’imprese. Molte gare pubblicate in questi  anni  hanno  avuto  l’obiettivo  dichiarato  di tutelare il lavoro.

Diversi  sono  stati  gli  accordi  specifici siglati con le organizzazioni sindacali  in  materia.  Recentemente,  infine, è stato rafforzato il Piano Triennale anticorruzione dell’ente prevedendo, tra le altre, la pratica del Whitsleblowing  (vedetta  civica)  oggi considerata uno degli strumenti più efficaci per il contrasto alla corruzione nella pubblica amministrazione.

Ora  riteniamo  sia  il  momento  giusto  per  fare  il  punto sulle novità normative  emerse  in  questi anni e sull’esperienza bolognese maturata nel campo  degli  appalti.  La  Giunta  del  Comune di Bologna pertanto intende definire  e condividere con il mondo economico territoriale una proposta di visione dedicata alle gare, finalizzata a raggiungere con coerenza i propri obbiettivi, garantendo al contempo legalità, efficienza e coesione sociale.

A  seguito  dell’istituzione  della  Città  Metropolitana, tale percorso si auspica  possa  portare  ad una condivisione in chiave metropolitana con la partecipazione  delle  Unioni dei Comuni, dei Sindacati, delle associazioni di  categoria e della Camera di commercio. Bologna Metropolitana potrà così contribuire  con  le  proprie  buone  prassi  e  una  posizione avanzata al percorso  di  scrittura del Nuovo Codice degli Appalti, portando la propria voce in sede ANCI e alla Commissione Lavori Pubblici del Senato.

La   proposta  che  vogliamo  avanzare  al  mondo  economico  (sindacati  e associazioni  di  categoria,  mentre  nel  2005  il  protocollo fu solo tra Amministrazione   comunale   e   organizzazioni   sindacali)  è  quella  di condividere  insieme un percorso, che porti alla sottoscrizione di un nuovo protocollo sugli appalti. Un Protocollo che tuteli il lavoro e che sostenga le  imprese sane e pulite. Noi pensiamo che nelle nostre gare la scelta del criterio  dell’offerta economicamente più vantaggiosa sia da utilizzare con maggiore  convinzione,  incrociando i meccanismi volti a sostenere la parte qualitativa  dell’offerta  a  discapito  della parte riguardante il prezzo.

Ovviamente  nel  rispetto  di  tutte le norme vigenti in materia di appalti pubblici.  Si tratta di un’opportunità che non dobbiamo sprecare, cogliendo la  prospettiva  aperta  dalla scrittura del Nuovo Codice e dalla Direttiva Europea di prossima applicazione.

Per  la  definizione condivisa di una nuova politica delle gare, proponiamo la  definizione  in  tempi brevi di una ‘task force’ comunale sugli appalti che   si   possa   avvalere   anche  di  punti  di  vista  esperti  esterni all’Amministrazione.  Martedì  24  marzo,  la  Giunta  approverà un atto di indirizzo per la costituzione di un gruppo di lavoro tecnico in tal senso.

I prossimi passi:

– Costituzione ‘task force comunale appalti’:

Coinvolgimento Città Metropolitana e Unioni comunali; Coinvolgimento ASP e Società partecipate Definizione nuovo protocollo appalti con Sindacati e Imprese Definizione protocollo sulla Legalità con il coinvolgimento di Enti locali, Prefettura e Camera di Commercio

–  Contributo di Bologna in sede ANCI e al Parlamento in materia di Appalti pubblici

–  Proposta riutilizzo Beni confiscati sul territorio da destinare al Terzo Settore

– Sostegno e contributo all’azione legislativa della Regione Emilia-Romagna contro le infiltrazioni mafiose, con particolare riferimento all’ipotesi di una legge dedicata al Settore dei Servizi e del Commercio”.