Reggio Emilia e Langhirano, assieme ad altre Città europee (tra cui Amsterdam, Amburgo, Atene, Oslo, Bucarest, Algarve) dal 2011 sono state protagoniste del Progetto europeo TRUST (Transition to Urban Water Services of Tomorrow), le cui conclusioni verranno discusse già da domani e presentate mercoledì 22 prossimo presso la Centrale idrica IREN “Reggio Est” di Via Einstein. Alla conferenza, che avrà inizio alle 10 interverranno il presidente del Gruppo IREN, Prof. Francesco Profumo, il Prof. Vittorio Di Federico (Università di Bologna), l’Ing. Robert Bertozzi (Gruppo IREN), la Prof.ssa Rita Ugarelli (Università norvegese di Trondheim e Sintef).

Il Progetto integrato quinquennale di ricerca è finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Settimo programma quadro. Esso nasce dalla necessità di rendere i sistemi idrici sempre più efficienti e di proteggere le risorse naturali nell’ambito dei cambiamenti climatici in atto.

Trenta partner appartenenti a 11 Paesi europei stanno producendo innovazione e strumentazione finalizzate ad accrescere il livello di sostenibilità dei sistemi idrici urbani in un orizzonte di breve-medio termine. Tutti i risultati del Progetto sin qui conseguiti sono stati testati e implementati in una decina di “Città pilota” appartenenti a diversi Paesi, tra cui Reggio Emilia, e Langhirano nella vicina provincia parmense. I due siti emiliani, a parere dei ricercatori, hanno una forte valenza strategica per le finalità del TRUST e sono rappresentativi sia della realtà italiana, sia di quella europea. Entrambi costituiscono l’unica applicazione pilota nazionale del Progetto. In particolare, la partecipazione di Reggio Emilia al TRUST si inserisce nel solco di una collaborazione quindicennale con l’Università di Bologna, nell’ambito di diversi progetti europei dedicati a una problematica di straordinaria importanza: la gestione sostenibile della risorsa idrica.

A tal fine, IREN ha partecipato – insieme all’Università di Bologna – mettendo a disposizione i propri impianti, avanzando proposte utili all’intero progetto. In particolare gli ingegneri del Gruppo IREN hanno contribuito a mettere fuoco possibili scenari futuri, proponendo soluzioni razionali e realizzabili di lungo periodo per una maggiore sostenibilità.