Palazzo AncaranoIn occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato 19 settembre, restauratori e personale della Soprintendenza accolgono il pubblico (dalle 10 alle 13) nel prestigioso palazzo di via Belle Arti 52 che per un certo periodo ha ospitato il Collegio Ancarano, fondato nel XV secolo per alloggiare gli studenti poveri di diritto civile e canonico, e che dall’aprile del 1925 ospita gli uffici dell’Istituto.

I visitatori potranno ascoltare l’originale vicenda che ha portato la soprintendenza a trovare sede in questo edificio ed essere guidati alla scoperta dei reperti, dai dolia alle macine, che documentano i temi dell’alimentazione, del convivio e più in generale della cucina nel mondo antico, legati a Expo 2015.

Riceveranno alcune ricette tratte dalla letteratura antica, potranno vedere all’opera i restauratori e seguire il percorso guidato tra le stele romane conservate nel Cortile d’Onore di Palazzo Ancarano. Tra queste spiccano quella di Titus Eborellius (con quella che oggi chiameremmo una famiglia allargata, concubina più tre liberti), di Caius Fricinius Primicenus e della moglie Aelania Parthenope, e di un’intera famiglia di sei persone sepolta lungo la via Emilia, in località Bitone. Lapidari spaccati di vita vissuta che nel tramandare nomi, parentele e status sociale dei cittadini della Bologna romana, illuminano al tempo stesso sulla storia di Bononia e dei suoi abitanti dalla tarda età repubblicana alla prima età imperiale (fine I secolo a.C. – I secolo d.C.).

Potranno infine ammirare un’originale esposizione delle macchine fotografiche che hanno documentato nell’ultimo secolo le attività di scavo degli archeologi. Dalle storiche “tail board camera” –ingombranti macchine a corpi mobili di fine ‘800, stupefacenti per la qualità delle immagini prodotte su lastre di vetro- alle moderne “DSLR” capaci di cogliere l’istante in ogni situazione, restituendolo in  bit  per la  postproduzione. Il lungo viaggio proposto dal fotografo Roberto Macrì illustra con più di 40 esemplari l’incredibile progresso tecnologico nel mondo della fotografia che si è avuto dalla fine del 1800 a oggi.

Ingresso libero.  Info: 051 223773   www.archeobologna.beniculturali.it