Fondazione-CRMOGli organi di governo della Fondazione Cassa di risparmio di Modena presentano venerdì 16 ottobre alle 17, nella sala conferenze del Museo Enzo Ferrari, il bilancio del loro mandato, iniziato nel novembre del 2010. L’incontro pubblico sarà l’occasione per illustrare cifre, obiettivi e strategie riguardanti l’attività erogativa, la gestione del patrimonio e l’assetto organizzativo di questi cinque anni di attività.

Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli interviene alla vigilia dell’appuntamento.

 

Nel pomeriggio di venerdì il presidente, il consiglio di amministrazione e il consiglio di indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena presentano il bilancio di mandato di cinque anni di attività.

Anche se i numeri saranno ufficiali solo in questa occasione, credo che sia giusto anticipare il ringraziamento mio personale della città al presidente Landi e ai consiglieri per come hanno saputo interpretare il loro mandato e per il contributo che hanno dato a Modena e al suo territorio provinciale in una fase di enormi difficoltà, dovute alla crisi economica, ai tagli alla finanza locale e alle calamità naturali.

Pur agendo in piena autonomia e proponendo una propria visione della società, gli amministratori della Fondazione hanno saputo agire in sintonia con le politiche delle istituzioni democratiche e mirare all’interesse generale: dalla lotta alla povertà e all’esclusione sociale allo sviluppo del welfare; dalla scuola, all’università, alla ricerca e alla innovazione tecnologica; dalla cultura al volontariato.

In particolare, mi piace ricordare alcuni eventi e interventi che sono meritoriamente legati al nome e al ruolo della Fondazione: mi riferisco al restauro del Duomo e della Ghirlandina, al recupero del complesso del San Paolo, al Festivafilosofia e, per sottolineare la sensibilità e il legame di solidarietà con le popolazioni colpite dal sisma, la ricostruzione dell’Istituto Galileo Galilei di Mirandola.

Gli amministratori della Fondazione hanno guardato avanti, impegnandosi in particolare sul sostegno alla ricerca e alle principali istituzioni culturali cittadine, come l’Ert e il teatro Pavarotti, e in questo ambito è nato il grande progetto di respiro europeo del Polo culturale Sant’Agostino, costruito insieme al Comune di Modena e al Ministero dei Beni Culturali.

Da ultimo, ma non ultimo, credo che sia giusto sottolineare il fatto, non scontato nel nostro Paese e in una fase di crisi della finanza, che il presidente Landi, il vice presidente Giusti e i componenti dei consigli di amministrazione e di indirizzo hanno saputo conservare e aumentare il patrimonio netto dell’istituto. I nuovi amministratori dovranno continuare la diversificazione degli impieghi, ma ricevono una importante e solida eredità, da mantenere al servizio della comunità modenese e provinciale: una sfida bella e importante, per contribuire alla crescita intelligente, sostenibile e inclusiva della città e della provincia.

 

Gian Carlo Muzzarelli

sindaco di Modena