Nino-MiglioriÈ uno sguardo contemporaneo, ma al tempo stesso antico, quello che cattura l’essenza delle straordinarie sculture del Duomo di Modena e la fissa nelle 64 fotografie inedite che compongono la mostra “Nino Migliori. Lumen. Leoni e metope del Duomo di Modena” ospitata a Palazzo Santa Margherita da sabato 5 marzo fino al 5 giugno.

L’esposizione, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, in collaborazione con i Musei del Duomo e il Coordinamento del sito Unesco, è il risultato dell’ultimo progetto di ricerca sulla visione condotto da Nino Migliori, che consiste nel fotografare sculture romaniche utilizzando come unica fonte luminosa la luce di una candela che rende viva l’immagine e vibrante la pietra corrosa dal tempo.

In particolare, Migliori ha fotografato i leoni stilofori del transetto della Cattedrale  (sito Unesco dal 1997) e più recentemente le otto metope, sculture risalenti alla prima metà del XII secolo attribuite al cosiddetto “Maestro delle metope”, utilizzate originariamente per decorare le terminazioni dei quattro contrafforti della navata e oggi esposte nei Musei del Duomo, in via Lanfranco 6. Stampate in bianco e nero, le immagini, che saranno acquisite per la collezione della Galleria civica, consentono di analizzare la figura e i dettagli delle singole sculture di cui viene restituita una visione particolarmente suggestiva, solitamente resa difficile dalle condizioni ambientali.

“Lumen” che inaugura alle 18 di sabato 5 marzo, è visitabile dal mercoledì al venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19.30. Lunedì e martedì è chiusa. Informazioni: tel. 059 2032911; www.galleriacivicadimodena.it

All’interno del percorso espositivo, che si sviluppa nella sala Grande di palazzo Santa Margherita (corso Canalgrande 103) saranno proiettati due filmati che vedono protagonista il fotografo, nato a Bologna nel 1926: una videointervista di Michele Smargiassi, realizzata all’interno dei Musei del Duomo, e il documentario “Nino Migliori”, di Alessia De Montis, parte della collana “Fotografia Italiana”, realizzato nel 2012 dalla casa di produzione Giart in collaborazione con Contrasto e con il patrocinio della Cineteca di Bologna.

La mostra è accompagnata da un programma di iniziative collaterali che prevede, domenica 6 marzo, alle 16, lo spettacolo dell’attrice e danzatrice Daina Pignatti, intitolata “Un solo lumen. Performance in dialogo tra artisti e pietre”. A partire dal 2 aprile e fino alla fine di maggio, si svolgeranno invece i laboratori didattici per bambini dai 4 ai 12 anni “Piccole storie a lume di candela”, mentre il 21 aprile, alle 18, Giovanna Caselgrandi, direttrice dei Musei del Duomo, terrà una conferenza dal titolo “Mostri, bestiari e popoli favolosi. Le metope e i leoni del Duomo nell’immaginario del Medio Evo”.

Accompagna la mostra un volume (Damiani editore) dedicato interamente al progetto modenese che presenta, oltre alla riproduzione di tutte le fotografie, un’introduzione dell’arciprete della Basilica metropolitana monsignor Luigi Biagini e della coordinatrice del sito Unesco Francesca Piccinini, i testi di Michele Smargiassi, Roberto Franchini e Daniele De Luigi, le schede delle sculture romaniche a cura di Giovanna Caselgrandi, direttrice dei Musei del Duomo.

 

PERFORMANCE IN DIALOGO TRA ARTISTI E PIETRE

Domenica 6 marzo, nell’ambito dell’Educational day promosso dall’Associazione dei musei d’arte contemporanea, lo spettacolo dell’attrice e danzatrice Daina Pignatti.

Le immagini di Nino Migliori, protagoniste della mostra “Lumen. Leoni e metope del Duomo di Modena”, come interlocutori e una scena illuminata solo da grossi ceri antichi su pietre di fiume sono la cornice dello spettacolo “Un solo Lumen_ performance in dialogo tra artisti e pietre” che l’attrice e danzatrice Daina Pignatti presenterà domenica 6 marzo, alle 16, a ingresso libero, all’interno dell’esposizione allestita a Palazzo Santa Margherita.

L’evento si svolge nell’ambito della seconda edizione dell’Educational day, una giornata di attività gratuite, a cura dei dipartimenti educativi dei musei associati e promossa da Amaci, l’Associazione dei musei d’arte contemporanea italiani alla quale aderisce anche la Galleria civica di Modena, pensata per avvicinare, conoscere e dialogare con il pubblico dell’arte contemporanea

Come spiega l’artista, “ogni pietra del Duomo è presenza, testimone, misura di intensità di vita. Ogni graffio porta una storia, un suono. Così ogni uomo o donna che incontra queste pietre crea un’intensità luminosa, sua, intima e personale. Questo è l’incontro tra quelle pietre che portano le storie dei popoli precedenti, i dettagli colti da Nino Migliori, e me”.

La performance sarà replicata venerdì 8 aprile e venerdì 6 maggio 2016, alle ore 18.

Sempre domenica 6 marzo, dalle 17 alle 19, operatori della Galleria incontreranno il pubblico per invitarlo a partecipare alla composizione di una grande opera collettiva, ideata dall’artista Valerio Rocco Orlando, nell’ambito del progetto Osmosis. Le persone interessate potranno intervenire rispondendo alle due domande “Gli artisti parlano la tua lingua?” e “Che rischio ti prendi oggi?”. Il progetto Osmosis rappresenta un momento di riflessione collettiva sulla responsabilità di un centro di produzione artistica oggi, per indagare il senso di ogni museo calato nel contesto della propria città, e, in generale, per verificare e analizzare la presenza di un sentimento di appartenenza rispetto all’arte contemporanea, i cui linguaggi in Italia vengono spesso percepiti con difficoltà.