lupo‘Il lupo alle Salse: leggenda o realtà?’ se ne parla sabato 14 maggio 2016, dalle ore 20.00, a Cà Tassi, nella Riserva naturale delle Salse di Nirano, con il dottor Francesco Cocetti, collaboratore dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

L’incontro formativo e divulgativo è organizzato dal Comune di Fiorano Modenese, in collaborazione con l’ente Parchi Emilia Centrale, nell’ambito del Maggio Fioranese.

Dopo un breve saluto dell’assessore all’Ambiente, Riccardo Amici, il naturalista illustrerà i più recenti studi sulla presenza del lupo nella collina modenese, con la collaborazione del professor Luigi Sala del Dipartimento Scienze della Vita.

A fine della serata, i partecipanti interessati potranno fare un’escursione notturna accompagnati dal dottor Cocetti, alla ricerca dei segni di presenza della specie nella riserva, con esecuzione di una sessione di wolf-howling (ululato indotto).

Per partecipare all’incontro, il ritrovo è previsto alle ore 19.30 presso il parcheggio del Pioppo. Si consiglia scarpe da trekking, abbigliamento comodo e una torcia elettrica.

Gli studi del dottor Cocetti, durati quasi cinque anni, confermano che negli ultimi 15 anni la popolazione dei lupi in provincia è aumentata e si è sempre più avvicinata alla fascia pedecollinare e di pianura: grazie all’adattabilità della specie e al ripristinarsi di condizioni ecologiche favorevoli.

In particolare si parlerà di un maschio adulto, soprannominato ‘Coda Mozza’, seguito dal ricercatore e studiato inizialmente solo e vagante alla ricerca di una femmina e di un proprio territorio su tutta la provincia, con spostamenti lungo la fascia pedecollinare da Prignano a Montese, da Pavullo fino alle Salse. Proprio sul confine della Riserva naturale di Nirano, presso il Rio Petrolio, è stato avvistato, nell’ultimo anno,  per la prima volta in compagnia di una compagna, seguita poco dopo da un terzo soggetto, che si è unito al branco.

La presenza di ‘Canis lupus italicus’ è ormai documentata da tempo in Emilia Romagna e in provincia di Modena: A partire dagli anni ’70, la specie è stata tutelata dalla legge e sono state reintrodotte, a fine venatorio, le sue prede naturali (daini, cervi, cinghiali), ciò ha permesso che, dai monti del centro Italia, dove erano rimasta l’unica popolazione residua del nostro Paese, i lupi facessero lentamente ritorno nei nostri territori, fino ad arrivare, a fine anni ’90, anche nel Parco dell’Alto Frignano, dove nel 2000 sono stati studiati i primi branchi ‘modenesi’. Da allora gli avvistamenti si sono moltiplicati, tanto che in provincia di Modena si stima esistano dai 12 ai 16 branchi composti da 4/6 soggetti l’uno, senza contare i cuccioli. Nonostante questa convivenza sempre più stretta tra uomo e lupo non risultano ad oggi notizie di attacchi o reali minacce, in quanto in natura l’essere umano non costituisce una preda del lupo.

Per informazioni: 0536/833258 – 833276 oppure salse.nirano@fiorano.it