Motti-ok-2014Quest’anno gli hacker punteranno sull’Occidente secondo il principio ‘follow the money’, saranno sempre più nel mirino le transazioni di Borsa, ma anche i Pos e le biglietterie di parcheggi e aeroporti. Aumenteranno anche le frodi ai danni di cittadini con messaggi ‘mascherati’ da enti e istituzioni governative e verrà messa sempre più a dura prova la sicurezza dei nostri smartphone, delle nostre case e delle auto che oramai sono sempre più connesse. Ce ne ha parlatoTiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti, citando le previsioni di Raul Chiesa, uno dei maggiori esperti di sicurezza mondiali e membro del Roster of Experts dell’Itu, l’Agenzia delle Nazioni Unite sulle telecomunicazioni. “Quasi il 90% del crimine digitale mondiale ha origine e viene gestito dall’Europa dell’Est in particolare da Russia, Ucraina e Bielorussia: è il cosiddetto cybercrime d’oltre cortina composto da un insieme di organizzazioni criminali internazionali che ci derubano ogni anno di oltre 20 miliardi di euro – spiega Raoul Chiesa  – Se il 2015 ha visto un focus di queste organizzazioni verso i Paesi emergenti di America Latina, Asia-Pacifico, area del Golfo e Africa, per il 2016 si prevede un ritorno verso l’Occidente, in particolare verso Europa e Usa. La chiave di lettura delle principali minacce portate da queste organizzazioni criminali è molto semplice: vanno dove c’e’ il denaro”.