Condanna a due anni e due mesi per resistenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. E’ la sentenza emessa dal tribunale collegiale di Bologna, presieduta dal giudice Stefano Scati, a carico di un ventenne bolognese, arrestato il 3 novembre durante le proteste del collettivo Cua con tafferugli per il ‘caro mensa’ in università. Al giovane, che ha un divieto di dimora nel centro storico, era contestata l’aggravante di aver compiuto la resistenza, con pentole e padelle, insieme ad un numero di persone superiore a 10.

Il difensore, avvocato Marina Prosperi, ha annunciato che farà appello. “C’è una giurisprudenza un po’ particolare”, ha detto, ricordando che nei mesi scorsi il processo per gli scontri davanti all’Ikea di fine 2012 si era concluso con pene inferiori per attivisti accusati di aver colpito una poliziotta con una cinghiata.
Il 3 novembre, durante i disordini in ateneo, erano stati arrestati altri due manifestanti: l’udienza si terrà nei prossimi giorni.

(fonte: Ansa)