La copertura del territorio con la banda larga e ultralarga sarà la chiave del successo per lo sviluppo dei servizi che si apprestano a cambiare la nostra vita. Non stiamo parlando del semplice aspetto ludico della rete, protagonista di un grande balzo in avanti grazie all’affermazione delle piattaforme di streaming on-demand, ma dell’accesso a Internet veloce per comunicare con la Pubblica Amministrazione e per fruire dei numerosi servizi dell’Internet delle Cose.

Le applicazioni dell’Agenda Digitale e dell’Internet of Things guideranno il cambiamento anche sul territorio della provincia di Modena e dell’intera Emilia Romagna, dove presto sarà possibile scambiare documenti in formato digitale con la PA e semplificare le operazioni di tutti i giorni con gli oggetti connessi a Internet, ma a che punto siamo con lo sviluppo della rete in fibra ottica? Lo scenario è lo stesso che contraddistingue gran parte d’Italia, con Modena e le grandi città emiliane che possono già contare su un’offerta a banda larga e ultralarga di tutto rispetto, ma con qualche lacuna nelle zone periferiche. Nell’era dei comparatori online, verificare la copertura della fibra ottica su Facile.it è il primo passo per conoscere se si è raggiunti dalla connettività veloce nel proprio indirizzo di residenza, o di lavoro, e con quale velocità.

Parlare di fibra ottica, infatti, oggigiorno è fin troppo riduttivo. In provincia di Modena e in Emilia Romagna, come nel resto d’Italia, la transizione dell’ADSL alla fibra ottica è caratterizzata dall’utilizzo di due tecnologie molto diverse tra loro, almeno in termini di velocità massima per il download e l’upload dei file: la fibra ottica FTTC, acronimo di Fiber-To-The-Cabinet, e la più performante FTTH, o Fiber-To-The-Home. A ciò si deve l’attuale stato della copertura dell’Emilia Romagna, dove il 71,6% delle linee in fibra ottica raggiunge i 30 Mbit/s in download e “solo” il 27% tocca punte di 100 Mbit/s. La situazione è rosea, in quanto solo il Lazio e la Lombardia hanno una migliore copertura a 100 Mbit/s, e con l’imminente arrivo di Open Fiber nella provincia di Modena assisteremo ad uno slancio delle linee a banda ultralarga.
FTTC, FTTH e Open Fiber: di cosa stiamo parlando? Quando si parla di fibra FTTC, si intende una rete in fibra ottica che collega la centrale telefonica all’armadio di strada, o cabinet, per poi raggiungere la casa o l’ufficio dell’utente attraverso il classico filo in rame. Il cavo tradizionale, anche detto “doppino telefonico”, è la soluzione più semplice per collegare gli uffici e le abitazioni, in quanto limita i lavori di scavo e di adattamento degli impianti all’interno degli edifici, ma impedisce alla fibra ottica di spingersi a velocità elevate a causa dei problemi di stabilità che aumentano in proporzione alla distanza dall’armadio di strada. Solitamente la fibra FTTC viene venduta dai gestori telefonici con velocità che spaziano dai 20 ai 30 Mbit/s, sicuramente più veritieri rispetto ai fino a 20 Mbit/s dell’ADSL, ma non paragonabili con le performance della fibra FTTH. La Fiber-To-The-Home, come dice il nome stesso, porta la fibra ottica nelle abitazioni degli utenti, senza il cosiddetto “effetto imbuto” del rame utilizzato per coprire “l’ultimo miglio” e con il vantaggio di offrire velocità di download fino a 1 Gbit/s. È qui che entra in gioco Open Fiber, società partecipata da Enel e CdP, scesa in campo per cablare il paese con la fibra FTTH rivendendola poi a partner specifici per la commercializzazione ai privati, come Vodafone, Wind-Tre, Tiscali e Fastweb. L’arrivo di Open Fiber a Modena, atteso nei prossimi mesi, segna dunque un deciso passo avanti rispetto ad appena due anni fa, quando Hera annunciava la copertura del territorio con circa 300 Km di rete in fibra, e apre ai vantaggi della concorrenza sulle tariffe tra i principali gestori italiani, compresa Telecom Italia che a Modena è già operativa con FTTC e FTTH.