Foto: Davide Gazzotti

La collaborazione tra Comune di Bologna e Fondazione Carisbo si consolida e si amplia, oltre il tradizionale e collaudato perimetro della cultura e della valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale bolognese, per andare incontro alle esigenze delle politiche sociali e delle politiche abitative.

Negli ultimi mesi, infatti, è stato condiviso, tra il Sindaco Virginio Merola e il presidente della Fondazione Carisbo, Carlo Monti, un percorso di collaborazione che estende – sia in termini qualitativi che quantitativi – il rapporto della Fondazione Carisbo con il Comune di Bologna e che si confida possa ulteriormente consolidarsi in intese e sinergie su scelte strategiche per la comunità.
Le più importanti e recenti novità riguardano le politiche per la casa, il Teatro Comunale e il dossier per la candidatura dei portici a patrimonio Unesco.

Nell’ambito del piano mille case per Bologna da 61 milioni di euro annunciato a fine marzo dal sindaco Virginio Merola assieme ad Acer, c’è la ristrutturazione dell’ex clinica Beretta di via XXI Aprile, oggi di proprietà del Comune di Bologna, per realizzare oltre 20 appartamenti destinati a famiglie a basso reddito. La Fondazione Carisbo sosterrà il finanziamento di 3 milioni di euro per ristrutturare l’edificio: un’operazione di rigenerazione urbana molto attesa anche nel quartiere dove si trova l’ex clinica.

Per quanto riguarda il Teatro Comunale, è notizia di questi giorni l’investimento di 1,3 milioni di euro in tre anni e l’ingresso nel collegio d’indirizzo: un ritorno a casa visto che l’ente è stato socio fondatore e storico sostenitore del teatro cittadino.

Infine, ultimo ma non certo per importanza, è il finanziamento da 100 mila euro per il completamento della redazione del dossier da presentare alla World Heritage List dell’Unesco per la candidatura dei portici di Bologna a patrimonio dell’umanità. La redazione definitiva del dossier è curata dalla Fondazione Links che vanta una considerevole esperienza in ambito Unesco.
Una decisione, deliberata recentemente, che assume un particolare valore vista l’importanza del tentativo che sta portando avanti il Comune chiamando a raccolta tutta la città.
Queste tre importanti linee di finanziamento si sommano all’attività che la Fondazione sta elaborando attraverso i bandi dedicati a welfare, cultura, internazionalizzazione e rigenerazione urbana che vedono la partecipazione del Comune e ad altri progetti futuri in cantiere.

“Voglio evidenziare l’impegno della Fondazione Carisbo in alcune scelte strategiche che abbiamo compiuto – spiega il sindaco Virginio Merola – perché si tratta di risorse importanti che abbiamo il dovere e la responsabilità di utilizzare al meglio e che verranno poi concretamente fruite dai nostri cittadini”.

Dichiara il Presidente Carlo Monti: “Voglio sottolineare il significativo apporto garantito dalla Fondazione Carisbo che, operando in aderenza a princìpi di sussidiarietà ed autonomia, ha da sempre sostenuto importanti iniziative a favore della comunità. Dal costante impegno con Genus Bononiae, recentemente alla ribalta per l’amplissimo consenso ottenuto dal Festival della Scienza Medica, all’impegno nel Teatro Comunale al quale sono stati destinati oltre 12 milioni di euro negli anni passati, ai quali si aggiunge l’ultima erogazione di 1,3 milioni di euro richiamata dal Sindaco, al sostegno garantito all’Università di Bologna per oltre 4 milioni di euro negli ultimi 3 anni, al sostegno ad iniziative per il sociale – indirizzo sollecitato anche dai Soci della Fondazione – che si è tradotto in un impegno per il recupero di immobili, tra i quali l’ex-Berretta, a favore dei cittadini meno abbienti e che, ulteriormente, si esplicherà attraverso l’erogazione, nel settore Welfare, di oltre 7 milioni di euro destinati ad iniziative proprie e a progetti che parteciperanno ai bandi promossi dalla Fondazione, in adesione a princìpi di trasparenza. Condivido in definitiva l’auspicio del Sindaco che il rapporto di collaborazione tra Fondazione e Comune possa ulteriormente consolidarsi per poter, nel rispetto dei reciproci ruoli, favorire una consonanza in scelte e progetti strategici per la Città”.