Autentica novità dei Giardini d’Estate 2019, manifestazione a cura di Studio’s sempre improntata a una pluralità di linguaggi artistici, è la rassegna del giovedì “I grandi capolavori restaurati”, con il palco dello spazio verde del centro di Modena in corso Canalgrande che diventa grande schermo per proiettare al giovedì fino al 29 agosto, a cura del critico Alberto Morsiani, film restaurati dalla Cineteca di Bologna: da “Io e Annie” di Woody Allen a “Tempi moderni” di Charlie Chaplin.

Si parte giovedì 18 luglio alle 21 a ingresso libero con la proiezione del film muto “Metropolis”, capolavoro di Fritz Lang del 1927. Quella offerta nell’ambito dell’Estate modenese, organizzata dal Comune con Hera e Fondazione Cassa di risparmio di Modena, è una rara opportunità di godersi ai Giardini Ducali uno dei massimi classici della storia del cinema (il primo film ad essere tutelato dall’Unesco) nella versione integrale restaurata e con la colonna sonora originaria.

“Il genio di Fritz Lang – ha scritto Morsiani – con “Metropolis”, crea una delle pietre miliari del cinema. La profeta Maria si inserisce tra gli operai e il padrone Fredersen nella città di Metropolis del 2026. Sposerà Freder, il figlio del padrone, e riconcilierà le classi. Attraverso le celebri scenografie (in realtà molto più piccole e ingrandite con il metodo Shufftan che si serviva di uno specchio a 45° rispetto alla lente dell’obiettivo), l’immaginario di Lang, nato architetto, apporta straordinarie innovazioni sull’idea del futuro delle società urbane”.

Le serate, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, si svolgono nel programma della rassegna Giardini d’Estate a cura di Studio’s, nell’ambito dell’Estate modenese organizzata dal Comune con sostegno di Fondazione Cassa di risparmio di Modena ed Hera (main sponsor dei Giardini).

Venerdì 19 luglio alle 21 a ingresso libero i Giardini d’estate ospitano il concerto live di Marina Rei e Paolo Benvegnù “Canzoni contro la disattenzione. In box”.

Il programma completo è online (www.comune.modena.it/estate2019).