Collateralmente al Festival Filosofia 2019 non mancherà l’impegno di Unimore di vivere e immergersi nel fermento di quelle giornate con una serie di appuntamenti, iniziative e aperture straordinarie che consentano di arricchire l’offerta culturale della città e far conoscere i luoghi ed il patrimonio dell’Università.

Iniziativa clou, promossa dal Polo Museale Unimore insieme a Archivio Cattelani, Ago Modena Fabbriche Culturali, è la mostra “Nitsch Prosopon: Persona e aktion in Hermann Nitsch”, curata da Elena Corradini, Francesco Silvestri, Tiberio Cattelani.

Ospitata negli spazi del Teatro Anatomico (ingresso ex Ospedale Sant’Agostino – Largo Porta Sant’Agostino 228), verrà inaugurata alla presenza del Magnifico Rettore prof. Angelo O. Andrisano, e presentata dalla prof.ssa Elena Corradini, Direttrice del Polo Museale di Unimore, e dal prof. Francesco Silvestri dell’Università Pontificia Regina Apostolorum di Roma, nella giornata di venerdì 13 settembre alle ore 19.30.

L’elemento artistico apre allo studio delle forme esterne del corpo e degli organi direttamente visibili, specialmente quelli del movimento, nelle loro proporzioni e nelle modificazioni collegati con i diversi atteggiamenti o con gli stati d’animo che esprimono e di chi si vuole dare rappresentazione. In questa dinamicità si inserisce il pensiero artistico-filosofico di Hermann Nitsch espresso attraverso l’”aktion”, nucleo centrale della sua arte con i risvegli, l’Altare dell’esistenza, l’abreazione, il tachismo, l’orgia, il misterium, l’opera d’arte totale, l’orchestra del chiasso.

“Attraverso la mostra dedicata a Hermann Nitsh – spiega la prof.ssa Elena Corradini di Unimore, docente di Museologia – il Teatro Anatomico diventa lo spazio celebrativo dell’indagine, dell’azione, dell’emozione, degli stupori, degli archetipi, dell’attraversamento, delle rimozioni e delle definizioni che porterà a comprendere sempre di più il confine tra le sfaccettature dell’essere e quindi della “Persona”.

Hermann Nitsch (Vienna 1938), esponente massimo del Wiener Aktionismus, il movimento che intorno agli anni sessanta rappresenta la massima tensione espressiva della body art europea. Dal 1957-60 Nitsch elabora la sua idea di Orgien Mysterien Theater (Teatro delle Orge e dei Misteri): esperienza di arte totale o gesamtkunstwerk legata al concetto psicanalitico di abreaktion, ovvero la scarica emozionale che consente ad un soggetto di rimuovere gli effetti di accadimenti drammatici. Dipinge nell’ambito del tachisme: il movimento che interpreta la cultura dell’informale esaltando l’immediatezza del gesto che riversa o schizza colori sulla tela, anche usando direttamente le mani.

Durante il Festival la mostra resterà aperta venerdì 13 e sabato 14 dalle 10.00 alle 23.00 e domenica 15 settembre dalle 10.00 alle 19.00. Dopo il festival la mostra sarà visitabile fino al 31 dicembre 2019 nei seguenti orari: venerdì ore 15.00 -19.30; sabato e domenica ore 10.00 -19.30.

Il Museo Gemma nell’occasione osserverà giornate di apertura straordinaria che si effettueranno venerdì 13 ore 16.00-20.00 e sabato 14 settembre ore 16.00-21.00, accompagnate entrambe da una performance teatrale inedita creata partendo dalle ricerche effettuate sulla collezione di meteoriti del Museo e, in particolare, sul meteorite caduto ad Albareto di Modena nel 1766.

La performance, dal titolo “Polvere di stelle Racconto di quattro meteore”, a cura di Pensieri Acrobati e Museo Gemma, si terrà venerdì 13 settembre alle ore 19,30. La performance – a dispetto del titolo – non vuole parlare di successo, ma di quello che accade quando sulla terra irrompe una persona che traccia una scia indelebile, quasi fosse una meteora.

La prima performance sarà preceduta dagli indirizzi di saluto del Magnifico Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano, del Direttore del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche di Unimore prof. Alessandro Gualtieri, del Direttore del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali di Unimore prof. Lorenzo Bertucelli e della Diretttrice del Polo Museale Unimore prof.ssa Elena Corradini. Si replica sabato 14 settembre alle ore 19,30 e alle 20,30.

Nelle sale del Museo di Zoologia (via Università 4) nel Palazzo del Rettorato verrà attivato un percorso di mostra che consentirà di evidenziare come molti animali sviluppino differenze per attrarre l’altro sesso: “L’attrazione fatale degli animali”. Queste differenze possono consistere nelle maggiori dimensioni, nella diversa colorazione, nella presenza di determinate strutture come corna, zanne, piume, pungiglioni: la criniera del leone maschio o i vistosi palchi del cervo maschio svolgono sicuramente un ruolo fondamentale nei comportamenti che porteranno alla scelta del partner da parte delle femmine. Più marcate, perché spesso si avvalgono di colorazioni appariscenti, sono le differenze morfologiche negli uccelli tra individui di sesso diverso ma della medesima specie: la vistosa coda del pavone maschio è forse l’esempio più ricorrente. Anche i colori sgargianti nei maschi di fagiano e di tanti passeriformi come le paradisee e il rigogolo hanno un ruolo importante nel renderli più competitivi però anche più vulnerabili nei confronti di eventuali predatori. La presentazione affidata alla prof.ssa Elena Corradini, Direttrice Polo Museale Unimore e docente di Museologia e Restauro, al prof. Ivano Ansaloni del Comitato Tecnico del Polo museale ed al dott. Andrea Gambarelli, Curatore Museo di Zoologia e Anatomia Comparata del Polo Museale Unimore e responsabile delle attività di promozione ed educazione museale, si farà venerdì 13 settembre alle ore 17.30.

Durante il Festival Filosofia il Museo di Zoologia resterà aperto venerdì 13 e sabato 14 dalle 10.00 alle 23.00 e domenica 15 settembre dalle 10.00 alle 19.00.

Dopo il festival la mostra sarà visitabile fino al 31 dicembre tutte le mattine su prenotazione ed il mercoledì e giovedì pomeriggio ore 14.30 -16.30 (tel. 059 2056561/5012; polomuseale@unimore.it; www.polomuseale.unimore.it).

L’Aula Magna del Rettorato (via Università 4) invece ospita un laboratorio sulle disposizioni anticipate di trattamento “Scelte di fine vita”, a cura di Fondazione ANT Italia onlus, in collaborazione col Polo Museale Unimore.

Il tema delle cure di fine vita in Italia è oggi centrale. La proposta, in collaborazione con l’Università di Padova, è quella di offrire un’occasione di riflessione su questo delicato argomento, in cui le persone possano sperimentare un breve momento di Death Education, focalizzato in particolare sul tema attuale delle disposizioni anticipate di trattamento e quindi dove si possa simulare, in un ambiente protetto, la compilazione delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT). L’esperienza non avrà valore legale.

Il laboratorio, condotto dagli psicologi della Fondazione ANT (contatti: 051 7190111 |  info@ant.it | ant.it), sarà ad acceso libero ed osserverà il seguente orario di apertura: venerdì 13 e sabato 14 settembre dalle 15.00 alle 19.00 e domenica 15 settembre dalle 15.00 alle 18.00.

Infine, sempre presso il Palazzo del Rettorato (via Università 4) il piano terra diventerà sede di un percorso guidato e breve laboratorio per dare un nome e conoscere “personalmente” la flora urbica presente nelle strade del centro storico di Modena. “Chiamami col mio nome” è la proposta dell’Orto Botanico di Unimore, curata dalla dott.ssa Giovanna Bosi, dalla dott.ssa Giovanna Barbieri, dal dott. Fabrizio Buldrini e dalla dott.ssa Paola Torri.

“Non sembra, ma di vegetali in città, non piantati intenzionalmente dall’uomo, ce ne sono tanti; e nei posti più disparati. Sarebbe bello – spiegano gli organizzatori – incontrarne alcuni; molti sono con noi da tanto tempo, altri arrivano da lontano ma si sono trovati subito a loro agio. E tutti possono avere piccole o grandi storie da raccontare”.

L’attività del percorso è rivolta a tutti ma si consiglia (non obbligatoria comunque) la prenotazione (tel. 059 2058270 – 059 205826) in quanto per ogni turno sono ammesse massimo 20 persone.

Gli orari di queste attività nei giorni del Festival sono: venerdì 13 settembre ore 15.30-17.00; sabato 14 settembre ore 10.00-11.30 e 15.30-17.00; domenica 15 settembre ore 10.00-11.30 e 15.30-17.00.