Uno spettacolo di parole e musica, l’incontro con Don Luigi Ciotti e quello con la straordinaria figura di Vera Jarach: sono tre iniziative, di grande valore civile e culturale, quelle promosse dalla Fondazione Fossoli a Carpi in occasione del Giorno della Memoria per le vittime del nazifascismo.

Alla fine del tempo. Storia di Jean e Jean è il titolo dello spettacolo che, con testo e voce narrante del professor Guido Barbieri, e promosso insieme agli Amici della Musica di Modena e alla Fondazione Teatro Comunale di Modena, andrà in scena domenica 26 gennaio alle ore 17:00 presso il Teatro Comunale di Carpi: sul palco il racconto delle “due vite in una” vissute da Jean Le Boulaire, il violinista francese che ha legato il proprio nome alla nascita del ‘Quatuor pour la fin du temps’ di Olivier Messiaen, di uno dei grandi capolavori della musica del Novecento. Dopo la liberazione del campo di concentramento di Görlitz e il ritorno a Parigi, Le Boulaire decide di cancellare dalla memoria l’esperienza della reclusione, cambiando radicalmente la propria esistenza, a partire dal nome, che da allora in poi sarà Jean Lanier, intraprendendo una carriera d’attore. Il testo, scritto e recitato da Stefano Barbieri è accompagnato dalle musiche di Johann Sebastian Bach, Béla Bartók, Heinrich Ignaz Franz Biber, Johannes Brahms, Gabriel Fauré, Franz Joseph Haydn, Olivier Messiaen, Eugène Ysaye e Jorg Widmann eseguite dal violinista Francesco Senese e dai membri dell’Ensembre AdM Soundscape Maura Gandolfo al clarinetto, Paola Perardi al violoncello e Francesco Bergamasco al pianoforte.

Prima dello spettacolo, alle ore 16:00, il maestro Guido Barbieri incontrerà il pubblico con un intervento sul ruolo della musica nei Lager dal titolo Noi non abbiamo pianto. Musica e desiderio di vita nel ghetto di Terezin e nello stalag di Görlitz.
Lunedì 27 gennaio sarà invece l’occasione, alle ore 11:00 sempre presso il Teatro Comunale, per incontrare Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, che dialogherà, nel corso di La memoria, alfabeto dell’umanità. Perché l’odio non sia lessico familiare, con il Presidente della Fondazione Fossoli Pierluigi Castagnetti sul valore della memoria, ieri come oggi. L’odio inonda ormai ogni ambito di espressione delle relazioni umane, a dilatarne i varchi contribuiscono la banalità dell’oblio e la comodità dell’indifferenza, cosicché quell’umanesimo dialogante e accogliente che l’uomo nuovo aveva saputo riconquistare dopo la tragedia della Shoah viene irriso e calpestato. Tacere non è possibile, se non si vuole incappare in un vortice velenoso. Ritrovarsi nella Memoria, viverla e condividerla come impegno collettivo, può ridare voce finalmente alla nostra umanità.
Altro importante appuntamento sarà poi, venerdì 14 febbraio, quello con Vera Jarach, sopravvissuta alla Shoah e madre di Plaza de Majo, con la quale la Fondazione è entrata in contatto la scorsa estate, nel mese di studio e scambio cui la Direttrice Marzia Luppi ha preso parte in Argentina, ospite dell’Università di Buenos Aires.

Tutti gli appuntamenti legati al Giorno della Memoria sono a ingresso libero e gratuito, sino a esaurimento dei posti disponibili, senza la possibilità di prenotazione dei posti.

Queste le aperture dei luoghi, a ingresso gratuito, durante il fine settimana della ricorrenza

 

Campo di Fossoli

25-26-27 gennaio: ore 10.00-12.30 / 14.30-17.00

visite guidate gratuite: 25 gennaio ore 11.00, 26 gennaio ore 10.00

Proiezione a ciclo continuo del documentario Fossoli. Anticamera per l’inferno

 

Museo Monumento al Deportato

24-25-26 gennaio: ore 10.00-13.00 / 15.00-19.00

27 gennaio: ore 10.00 -19.00 orario continuato

visite guidate gratuite: 26 gennaio ore 12.00, 27 gennaio ore 16.00

Proiezione a ciclo continuo dell’intervento di Liliana Segre al Convegno internazionale Campi di transito in Europa

 

ex Sinagoga

26-27 gennaio: 10.00-13.00 / 15.00-19.00

Proiezione a ciclo continuo del film-documentario Un viaggio lungo dieci anni

Per ulteriori informazioni consultare il sito www.fondazionefossoli.org, la pagina Facebook e il profilo Instagram Fondazione Fossoli.