“È quindi, oltre che consentito, auspicabile che, ove le condizioni epidemiologiche delle regioni lo consentano, siano adottate misure meno restrittive per i soggetti che devono sottoporsi a controlli di carattere sanitario, quali le misure igienico-sanitarie di cui all’allegato 19 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 agosto 2020”.

Il tema è sempre il contrasto alla diffusione del coronavirus, e questa è la risposta formale del Ministero della Salute al quesito posto allo stesso Ministero questa mattina dall’assessore regionale alla salute Raffaele Donini, riferita in particolare all’interpretazione proposta dalla Regione Emilia-Romagna per quanto riguarda ciò che devono fare le persone in arrivo da Croazia, Grecia, Malta e Spagna.

Ed è la conferma della linea indicata dalla Regione: non c’è isolamento fiduciario preventivo sia per quanto riguarda il periodo di attesa per essere sottoposti a tampone, sia per quanto riguarda il periodo di attesa dell’esito del test. Resta ovviamente confermato l’obbligo di informare le autorità sanitarie dell’arrivo da quei Paesi, per essere poi sottoposti al test.

“E’ la formalizzazione di quanto avevamo convenuto questa mattina con il Ministero- spiega l’assessore Donini- che conferma la nostra corretta interpretazione dell’ordinanza del ministro emanata ieri. Deve essere chiaro, però, non bisogna cedere di un millimetro nel rispetto di tutte le norme di prevenzione, dal distanziamento, all’uso della mascherina, al lavaggio frequente delle mani”.