Troppi uffici postali modenesi sono ancora chiusi o parzialmente aperti, con inevitabili disagi sia per i lavoratori postali che per i cittadini. Lo afferma il sindacato Slp Cisl Emilia Centrale che, unendosi alla richiesta avanzata dai sindacati a livello nazionale, chiede a Poste Italiane di avviare un confronto sulla riapertura degli uffici.

«L’orario di apertura ridotto o, a seconda dei casi, la chiusura degli uffici postali erano stati concordati in primavera tra azienda e organizzazioni sindacali allo scopo di diminuire i contatti stretti tra i dipendenti e tra essi e i clienti, in ottica anti-Covid – ricorda il segretario generale della Slp Cisl Emilia Centrale Francesco Balzano – Tuttavia la situazione di emergenza si sta eccessivamente prolungando, con lamentele sia dei lavoratori che dei cittadini. I primi sono costretti a spostarsi di continuo per recarsi in una sede lavorativa, mentre i secondi, oltre a dover cercare un ufficio aperto, sono costretti anche a lunghe attese».

La Cisl sottolinea che Poste Italiane aveva fornito rassicurazioni sulla completa riattivazione della rete degli uffici entro settembre, ma ciò non è avvenuto.

A Modena e provincia, per esempio, quaranta uffici postali sono tuttora aperti parzialmente (due-tre giorni la settimana); altri (Fiorano, Formigine, Maranello e Soliera), invece, sono regolarmente aperti al pubblico il mattino, mentre il pomeriggio ricevono solo su appuntamento commerciale.

«Non vorremmo che, approfittando della pandemia, l’azienda attuasse un piano non dichiarato di riduzione di personale. Per questo – conclude il segretario generale della Slp Cisl Emilia Centrale Francesco Balzano – chiediamo a Poste Italiane di dare risposte chiare ai suoi dipendenti e ai cittadini circa la riapertura di tutti gli uffici».