L’arcivescovo Erio Castellucci e il presbiterio diocesano, unitamente ai familiari e alle comunità del Seminario Metropolitano, delle parrocchie di S. Francesco d’Assisi, della Beata Vergine Addolorata e di Pavullo, hanno comunicato la morte, avvenuta giovedì 18 febbraio, di mons. Giovanni Battista Vignocchi, 90 anni.

Nato il 3 maggio 1930 a Pievepelago, don Gianni Vignocchi entrò nel Seminario di Fiumalbo nell’ottobre del 1942, in piena guerra, e dopo la quinta Ginnasio scese a Modena per proseguire il suo cammino di formazione nel Seminario Maggiore; fu ordinato presbitero il 12 giugno 1954 nel Santuario diocesano di Fiorano dal vescovo Cesare Boccoleri. Cappellano a Vitriola (dal settembre del 1954), Montale Rangone (dal dicembre 1957) e della parrocchia “Santi Faustino e Giovita” di Modena (dal luglio del 1958), il 1° gennaio 1965 venne incaricato di guidare la nascita della parrocchia della “Beata Vergine Addolorata” di Modena: restò parroco della BVA per trent’anni, prima di essere nominato nel novembre del 1994 parroco di Pavullo, Sassoguidano, Niviano, Castagneto, Verica, Montorso, Olina, Coscogno e, successivamente, di Benedello, Crocette, Camurana, Frassineti e Miceno. Lasciò le parrocchie nel 2006, raggiunto il limite di età, per tornare a Modena come rettore della chiesa di San Bartolomeo Apostolo.

Negli anni Ottanta don Gianni Vignocchi fu anche vicario episcopale per la Pastorale sociale e del lavoro e, nel 1989, responsabile della Commissione sinodale per il mondo del lavoro e i problemi sociali.

Il 20 maggio 1992 è stato insignito dell’onorificenza di Cappellano di Sua Santità.

Domani, venerdì 19 febbraio, sarà celebrato il Santo Rosario alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di S. Francesco d’Assisi, a Modena. Le esequie avranno luogo sabato 20 febbraio, alle 9, sempre presso la chiesa parrocchiale di S. Francesco d’Assisi.