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Condannato a 4 anni per una serie di furti in appartamento commessi tra il 2018 e 2019 tra le province di Reggio Emilia e Parma doveva ancora espiare, detratti periodi pre-sofferti in detenzione cautelare, oltre due anni di reclusione. Per questo motivo il 34enne E.I., cittadino albanese residente a Vezzano sul Crostolo, è stato ieri arrestato dai carabinieri  che hanno dato esecuzione a un provvedimento di cumulo pene concorrenti emesso dall’ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia.

Il provvedimento di cumulo pene fa riferimento a due furti in appartamento commessi uno a Neviano degli Arduini il 20.3.2019 e uno a Carpineti il 21.10.2018. Fatale è stato il furto commesso a Carpineti: è stato infatti incastrato dagli stessi cellulari rubati nell’ottobre del 2018 in un’abitazione a Carpineti quando vennero trafugati anche monili in oro e denaro contante per circa 8.000 euro, nonché una pistola regolarmente denunciata. E proprio grazie agli smartphone rubati che le indagini tecniche, immediatamente avviate dai carabinieri, permisero di arrivare al 34enne. Quindi l’iter processuale con la condanna del 34enne comminatagli nell’ottobre del 2020 dal tribunale di Reggio Emilia. La sentenza del tribunale reggiano ha assorbito anche quella comminatagli per il furto in abitazione nel parmense. Condanne che divenute esecutive hanno visto l’ufficio Esecuzioni Penali della Procura reggiana emettere il provvedimento di cumulo pene che veniva trasmesso ai carabinieri di Vezzano sul Crostolo per l’esecuzione dovendo l’uomo ancora scontare 2 anni, 1 mese e 16 giorni di reclusione. Nella giornata di ieri il 34enne albanese è stato raggiunto dai carabinieri della stazione di Vezzano che ricevuto il provvedimento restrittivo vi davano esecuzione conducendo l’uomo in carcere dove veniva ristretto per l’espiazione della pena.