Domani, martedì 13 luglio, alle 19.30, alle Serre dei Giardini Margherita verrà presentato Bologna Game Farm, un programma di accelerazione e accompagnamento per lo sviluppo di videogiochi promosso da Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna, coordinato da IncrediBOL! e ART-ER Attrattività Ricerca Territorio e realizzato in collaborazione con IIDEA – Italian Interactive & Digital Entertainment Association. Parteciperanno Mauro Felicori, assessore alla cultura e paesaggio della Regione Emilia-Romagna; Matteo Lepore, assessore alla cultura del Comune di Bologna; Marina Silverii, direttore operativo di ART-ER; Giorgia Boldrini, direttore del settore Cultura e Creatività del Comune di Bologna; Giorgio Catania e Ivan Venturi, IIDEA – Italian Interactive & Digital Entertainment Association.

L’azione pilota ha una dotazione complessiva di 120.000 euro e ha l’obiettivo di individuare 4 progetti. La finalità è di rafforzare la capacità manageriale e imprenditoriale del settore in regione: un obiettivo maturato dopo un lungo lavoro di ascolto e monitoraggio delle opportunità ed esigenze degli sviluppatori, non solo regionali. Nel dettaglio, i benefici messi a disposizione della call aperta ad imprese, liberi professionisti, studi associati e associazioni, sono costituiti da un mix di strumenti e servizi per ogni vincitore: un contributo fino a 30.000 € a fondo perduto; un anno negli spazi di coworking de Le Serre di ART-ER ai Giardini Margherita; attività di formazione, matching, mentorship, tutoraggio e accompagnamento per la commercializzazione di prodotti finiti e giocabili, nonché l’ingresso e il posizionamento sul mercato nazionale e internazionale.

Il bando verrà pubblicato domani e sarà possibile presentare domanda fino al 22 ottobre 2021. Per informazioni: www.bolognagamefarm.comincredibol@comune.bologna.it

Il contesto
Nel 2020 il mercato dei videogiochi ha registrato una performance storica generando un giro d’affari di 2 miliardi e 179 milioni di euro con una crescita del +21,9% rispetto al 2019. Questo risultato non può essere interpretato solo come una conseguenza della pandemia: il mercato dei videogiochi in Italia continua a crescere anno dopo anno.
Le potenzialità del videogioco come linguaggio narrativo, divulgativo e sociale sono balzate all’occhio di famiglie, educatori, aziende e di chiunque abbia avuto modo di approcciarsi a questo mezzo, constatando la sua grande capacità di coinvolgere positivamente le persone e di generare valore.
Il videogioco come strumento di socializzazione ed inclusione si è definitivamente affermato anche nel nostro Paese.
Parimenti il valore che l’industria del videogioco è in grado di generare per sé e nel rapporto con le altre filiere produttive e di servizio regionali rappresenta un ambito di potenziale sviluppo dell’intero sistema economico e sociale dell’Emilia-Romagna.
In particolare, in Emilia-Romagna la situazione del settore dei videogame è molto florida con la presenza di molte realtà già presenti sul mercato e dal 2016 questo settore rientra, nel contesto del supporto alle Industrie Culturali e Creative, nelle strategie di sviluppo regionale contenute nella S3 (Strategia di specializzazione intelligente per sostenere ricerca e innovazione), da cui sono derivati negli anni molteplici interventi istituzionali a supporto degli sviluppatori.
La nuova S3 ne riconferma la rilevanza per lo sviluppo di interventi cross-settoriali tesi a favorire la digitalizzazione dei vari comparti produttivi, pubblici e privati, e quale fattore di supporto a processi di innovazione e inclusione sociale e culturale.