(Copyright immagine: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G.)

Più risorse agli enti locali per rafforzare e mettere a sistema le politiche a favore delle persone in gravi difficoltà economiche e senza dimora, a partire dal sostegno alle reti di soggetti pubblici e del terzo settore che svolgono azioni per contrastare queste fragilità.

La Regione ha assegnato a una serie di Comuni e Unioni di Comuni, in qualità di capofila di progetto, 1.181.600 euro del Fondo nazionale per la povertà, da destinare a interventi e servizi in favore di persone in condizione di povertà estrema e senza dimora.

Il finanziamento riguarda tutti i 12 ambiti distrettuali da Piacenza a Rimini in cui sia presente un Comune con popolazione superiore ai 50.000 abitanti, secondo quanto previsto dal Piano regionale per la lotta alla povertà che tiene in considerazione il fatto che il fenomeno della povertà estrema tende a concentrarsi prevalentemente nelle aree urbane di maggiori dimensioni.

Non rientra tra i destinatari di questa tranche di risorse il capoluogo di Regione, che attinge invece a fondi messi a disposizione direttamente dal ministero per il Lavoro e per le politiche sociali, come avviene per tutti i Comuni capoluogo di città metropolitane con più di 1.000 persone senza fissa dimora.

Tra le soluzioni innovative attivate in regione con questi fondi spicca, da alcuni anni, il modello denominato Housing First (HF), che si basa sull’inserimento diretto in appartamenti indipendenti di persone senza dimora con problemi di salute mentale o in situazione di disagio socio-abitativo cronico, per favorirne percorsi di benessere e integrazione sociale.