Domenica 17 ottobre, alle ore 16.30, in piazza Fratelli Sassi, sotto il portico del Castello Campori, viene presentato “Soliera dentro le mura”, un progetto di mappa di comunità che ha richiesto un paio di anni di raccolta materiali e ora vede la luce nella forma di un archivio a cielo aperto, una sorta di treno della memoria, storica ed emozionale, che diventa patrimonio della comunità solierese. In questi mesi, con il coordinamento di Luisella Vaccari, del gruppo di scrittura autobiografica “Scrivere sull’Argine” e dell’Università della libera età Natalia Ginzburg, e il sostegno di Fondazione Campori e Comune di Soliera, sono stati raccolti ben 170 racconti, circa 700 fotografie, un centinaio di documenti e svariati contributi video, per andare a formare una sorta di grande romanzo collettivo.
Domenica alle 16.30 sarà lo scrittore Davide Bregola, ideatore-ispiratore dell’iniziativa, a spiegare il senso del progetto. Poi, dalle 17 in poi, nel centro di Soliera, in cinque stazioni altrettanti lettori leggeranno alcuni dei racconti raccolti. Danilo Beneforti, Emanuela Corradini, Franca Giovanardi, Guido Malagoli e Marzia Oliani si troveranno (non per forza in quest’ordine) sul sagrato della chiesa di San Giovanni Battista, in piazzetta campanaria, davanti all’ingresso del Mulino lungo via Nenni, in piazza della Repubblica sotto il grande pino e sotto l’obelisco di Arnaldo Pomodoro, in piazza Lusvardi. Ognuna delle postazioni sarà ben visibile grazie a una gigantografia.
Tutto il materiale raccolto è già a disposizione di tutti attraverso un sito internet creato ad hoc: solieradentrolemura.it. “Questo è un work in progress”, spiega Luisella Vaccari, “un progetto aperto agli aggiornamenti e ai contributi che verranno. Non è da escludere un prossimo coinvolgimento degli studenti, dei bimbi, delle scuole.”
Davide Bregola, dal canto suo, sottolinea come “il progetto della mappa di comunità di Soliera è un’iniziativa unica nel panorama nazionale. Molte comunità ne hanno una, ma sono tutte cartacee o museali, mentre un sito così ricco, nel quale si scandaglia il ‘dentro le mura’ e si scandaglierà  il ‘fuori le mura’ del paese, risulta essere di capitale importanza per tutta Soliera. Prima di tutto perché è un documento testimoniale democratico, visibile a chiunque, in espansione continua. Secondariamente perché è come una specie di staffetta che le generazioni contemporanee lanciano alle generazioni future.”