Realizzare a Modena, area fulcro di un sistema economico e di mobilità di rilievo nazionale, una vera e propria filiera industriale per la produzione, la distribuzione e l’utilizzo di idrogeno verde. È l’obiettivo al quale è dedicato il momento di approfondimento di sabato 12 febbraio “Hydrogen Valley Modena”, un workshop on line promosso dal Comune con la partecipazione dei principali soggetti del territorio interessati a promuovere un progetto su “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”.

L’appuntamento (ore 9.30, diretta streaming sul canale https://modena.synedrio.eu/) sarà aperto e presieduto dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli, mentre le conclusioni sono affidate all’assessore regionale a Sviluppo economico e Green Economy, Lavoro e Formazione Vincenzo Colla.

Dopo i saluti istituzionali del presidente della Provincia Giandomenico Tomei e del presidente della Camera di commercio Giuseppe Molinari verrà illustrato un documento sviluppato dall’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile (Aess) con le relazioni del direttore Piergabriele Andreoli e di Benedetta Brighenti.

Sono previsti gli interventi di: Alessandra Filippi, assessora comunale all’Ambiente e alla Mobilità sostenibile; Carlo Adolfo Porro, rettore di Unimore; Stefano Venier, amministratore delegato del gruppo Hera; Cosma Panzacchi, executive vice president di Hydrogen Snam; Andrea Burzacchini, amministratore unico dell’agenzia per la mobilità Amo; Antonio Nicolini, presidente di Seta spa.

Il piano per la creazione di una “Hydrogen Valley” a Modena si compone di cinque macro interventi per la produzione, la distribuzione, l’utilizzo di idrogeno verde e attività di ricerca e sviluppo correlate. Si tratta, in particolare, della realizzazione di una stazione di rifornimento di idrogeno rinnovabile, di un impianto di produzione di idrogeno verde, di un impianto di elettrolisi da fotovoltaico di un Energy Park, di un Centro di eccellenza (Innovation Hub) per facilitare la creazione di un solido polo produttivo sulle tecnologie legate all’idrogeno mediante laboratori, spazi per start up, percorsi educativi in scuole superiori e università, una vasta rete di aziende soprattutto nel settore ceramico, nel meccanico, nella logistica e nell’alimentare.

Il piano, oltre alla collocazione strategica della città e alle caratteristiche del sistema produttivo, tiene conto di strumenti di pianificazione come il Piano urbanistico generale (Pug), il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) e il Piano di azione per l’energia sostenibile e il clima (Paesc).