Dopo il successo delle prime due edizioni del Festival, dal 16 al 19 marzo torna, a Vignola e Savignano sul Panaro, il Ribalta Experimental Film Festival, dedicato al cinema di ricerca internazionale. In concorso ben 44 opere, di lunghezza variabile, dai pochi minuti alla mezz’ora, provenienti da tutto il mondo, dall’Estremo Oriente all’Europa, dall’America del Nord all’America del Sud. In programma anche incontri di approfondimento e laboratori per le scuole.

Diverse sezioni previste: si confermano il Concorso principale, dedicato al meglio del cinema sperimentale internazionale; Limina, sezione dedicata ad un cinema che, pur non rinunciando alla narrazione, destruttura le nostre abitudini di spettatori, proponendo sguardi alternativi sul mondo e sul cinema; I film della giuria (Jury’s Film), dedicata ai film dei quattro artisti in giuria; una nuova sezione Spiragli a cura di Jonny Costantino, dedicata a opere di allievi della Scuola d’Arte Cinematografica Florestano Vancini di Ferrara. Diversi ospiti, quest’anno anche internazionali: segnaliamo la presenza al Festival di Elina Oikari, Barbara Siemaszko, Catriona Gallagher e Olof Thiel per presentare i loro film. Grandi maestri in concorso con le loro nuove opere: Robert Cahen, Claudio Caldini, Richard Tuohy, Hiroya Sakurai e Michele Bernardi su tutti. Le proiezioni saranno ad ingresso libero, rivolte a tutti gli appassionati, e si terranno al Circolo Ribalta presso l’ex Lavatoio di Vignola e al Cinema Bristol di Savignano sul Panaro. Di assoluto prestigio la Giuria presieduta dal regista Mauro Santini, uno dei maggiori maestri della scena sperimentale italiana e internazionale. Accanto a lui, altri tre importanti artiste, Silvia Biagioni, Ilaria Pezone e Beatrice Pucci. Gli altri tre giurati sono esperti di estetica e studiosi delle immagini in movimento Rinaldo Censi, Silvia Grandi e Marco Senaldi.

Le novità di quest’anno:

  • l’importante collaborazione con l’Istituto Venturi di Modena, per la creazione del manifesto e del banner ufficiali del Festival, a partire da immagini di Salvatore Insana. Il manifesto e il banner sono stati scelti fra 75 elaborati preparati dagli studenti delle classi quinte del corso di grafica del Venturi. Contestualmente la mattina del 18 marzo, durante il Festival, i/le ragazzi/e incontreranno Salvatore Insana ed Elisa Turco Livieri (partner artistica di Insana) che racconteranno il loro approccio alle immagini in movimento e il 15 marzo, prima del Festival, con Luigi Locatelli sulla storia del cinema di ricerca. Il progetto verrà presentato al pubblico venerdì 17 marzo, presso il Circolo Ribalta.
  • l’istituzione del premio alla Ricerca Infinita – Golden Arrow for Endless Quest (Freccia d’oro per la Ricerca Infinita) – assegnato ad un maestro della scena sperimentale nazionale ed internazionale. Quest’anno il premio viene assegnato a Michele Sambin, presente al Festival il 16 marzo, in apertura, per ritirare il premio e presentare un programma di suoi film/opere. Contestualmente viene istituito, per i film del concorso, il Premio Speciale Michele Sambin (Special Arrow Michele Sambin) per promuovere all’estero il cinema di ricerca italiano.
  • coronano il Festival due concerti: venerdì 17 marzo Nekropolis sul silenzio senza fine delle città dei morti con Caterina Palazzi (contrabasso) e Salvatore Insana (immagini) in concerto; in chiusura, il 19 marzo Pasolini in forma di rosa di Stefano Giaccone che racconta un Pasolini non inedito ma forse meno esplorato. Attraverso l’uso di canzoni, letture e brevi commenti, Pasolini rivive come uomo e intellettuale del ‘900.
  • la collaborazione con Jonny Costantino, regista indipendente e vicedirettore e responsabile del corso di regia della Scuola d’Arte Cinematografica Florestano Vancini di Ferrara.
  • la collaborazione con Ilaria Pezone per Sirene Wave 2022 un concorso internazionale di cortometraggi per promuovere una modalità “amatoriale” e “di prossimità” di fare cinema. Da quest’anno, dopo la sua prima presentazione a Sesto San Giovanni, è stato reso itinerante dai curatori (Ilaria Pezone, Dario Stefanoni e Alessia Astorri) in vari Festival e rassegne fra cui il REFF.
  • l’apertura straordinaria la mattina di sabato 4 marzo (pre-festival) e di sabato 18 marzo (durante il Festival) del Museo del Cinema Antonio Marmi

 

Inoltre, quest’anno, il Festival ha rinnovato la collaborazione con l’Istituto Paradisi grazie ad un bando ministeriale vinto come capofila dall’Istituto che vede il Circolo Ribalta fra i principali partner del progetto. I ragazzi dell’Allegretti e del Sigonio di Modena hanno in programma incontri con critici ed esperti di cinema e laboratori. Gli incontri culmineranno, durante il Festival, le mattine di giovedì 16 marzo, con Francesco Cattaneo e Alberta Pellacani e venerdì 17 marzo con Mauro Santini e Ilaria Pezone, presso il Cinema Bristol. Sotto la guida di Roberto Paganelli dell’associazione OTTOmani gli studenti produrranno, come l’anno scorso, la sigla di apertura (Allegretti) e – novità di quest’anno – di chiusura (Sigonio) di tutte le proiezioni del Festival. Il progetto verrà presentato in apertura del Festival, il 16 marzo presso il Circolo Ribalta. Alcuni studenti saranno anche giurati per le opere in concorso nella sezione Limina.

Venerdì 3 e 4 marzo, presso la sede del Circolo Ribalta, alle ore 21.00, sono in programma due anteprima del Festival: il 3 la proiezione di Pablo di Neanderthal (2022) di Antonello Matarazzo, alla presenza del regista e di Bruno Di Marino (co-sceneggiatore del film); il 4 una conferenza/rassegna, a cura di Bruno Di Marino, docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma, sull’opera di Paolo Gioli, uno degli artisti più significativi del cinema di ricerca internazionale, scomparso l’anno scorso. Le iniziative sono a ingresso libero.

Il Festival è organizzato dal Circolo Ribalta in collaborazione con i Comuni di Vignola e Savignano sul Panaro, con l’Istituto Paradisi, il Liceo Carlo Sigonio, l’Istituto Venturi, Associazione OTTOmani, Rosso Tiepido Associazione, Gargaros, Museo del Cinema Antonio Marmi oltre ai precedenti partner: Progetto Bridge, il Cinema Bristol, il Nonantola Film Festival, il Drama Teatro, Amici della Musica di Modena, Arci Modena e UCCA

 

REFF – RIBALTA EXPERIMENTAL FILM FESTIVAL

programma giornaliero aperto al pubblico

Il Ribalta Experimental Film Festival, giunto nel 2023 alla sua terza edizione, è il primo Festival di cinema sperimentale della provincia di Modena. Dal 16 al 19 di marzo fra Vignola e Savignano sul Panaro il Festival rilancia la su proposta alternativa, con numerosi eventi. Giovedì 16, serata di apertura, al Circolo Ribalta, a partire dalle 20,45, si terrà la premiazione di Michele Sambin con la Golden Arrow for Endless Quest (Freccia d’oro per la Ricerca Infinita), assegnato – a partire da quest’anno – ad un maestro della scena sperimentale nazionale ed internazionale. Segue un breve programma di film ed opere di Sambin. La stessa serata verrà presentato il frutto del lavoro degli studenti del Liceo Allegretti di Vignola e del Sigonio di Modena che li ha visti protagonisti di un laboratorio sul cinema d’animazione, tenuto da Roberto Paganelli dell’Associazione OTTOmani, che si inserisce in un più ampio percorso di avvicinamento al cinema sperimentale iniziato presso l’Istituto Paradisi/Liceo Allegretti di Vignola grazie a un bando ministeriale vinto dall’Allegretti come capofila. La serata si concluderà con un primo ciclo di proiezioni di film in concorso, fra cui segnaliamo quelli di Robert Cahen, Michele Bernardi e Claudio Caldini, alla presenza degli autori italiani. Venerdì 17, alle 20, sempre al Circolo Ribalta, verranno presentati quattro lavori, dei quattro artisti in giuria – Mauro Santini, Silvia Biagioni, Ilaria Pezone, Beatrice Pucci – alla presenza degli autori. A seguire, alle 21, presentazione del progetto iniziato quest’anno al Venturi, che ha visto gli studenti delle tre classi quinte del corso di grafica cimentarsi con la creazione/elaborazione del manifesto e il banner ufficiali del Festival, a partire da immagini di Salvatore Insana. A seguire, dopo alcune proiezioni speciali fuori concorso alla presenza degli autori, fra cui l’anteprima mondiale di All end? nuovo corto di Mattia Bioli, alle 21,45 con Nekropolis sul silenzio sena fine delle città dei morti Caterina Palazzi (contrabasso) e Salvatore Insana (immagini) in concerto. Sabato 18, dal mattino dalle 10 fino alle 13 sarà possibile visitare il Museo Marmi, aperto straordinariamente per il Festival. Contestualmente, al Circolo Ribalta, verranno presentati i film in concorso, nativi analogici, che più lavorano sulle immagini con la stessa spregiudicatezza propria del pre-cinema. Dalle 15,00 ci si sposta al Cinema Bristol per altri film in concorso. Dalle 17,00, sempre al Cinema Bristol, verrà presentata l’attività della giuria sviluppata al Liceo Allegretti e verrano presentati i film della sezione Limina alla presenza degli autori italiani e la partecipazione straordinaria di Elina Oikari (regista) Barbara Siemaszko (graphic designer) di Flying Potato and other Misunderstandings (Finlandia) e di Catriona Gallagher (regista) di They met under a celling of sky (Regno Unito). Dalle 20,00 si chiude la giornata, al Circolo Ribalta, con le ultime proiezioni dei film della sezione Limina e la premiazione in diretta, dal palco del Circolo, da parte degli studenti/studentesse del Liceo Allegretti dei film della sezione Limina. Infine, dalle 21,00, sempre al Circolo Ribalta, presentazione della sezione Spiragli, a cura di Jonny Costantino: tredici opere tutte firmate da allievi della Scuola d’Arte Cinematografica Florestano Vancini di Ferrara, di cui Costantino è vicedirettore e responsabile del corso di regia. Domenica 19 dalle 10,30 presentazione, al Circolo Ribalta, dei più radicali sguardi digitali in concorso, alla presenza degli autori italiani e con la partecipazione straordinaria di Olof Thiel regista di The Stoneportal (Svezia). Dalle 15,00, al Circolo Ribalta, presentazione degli ultimi film in concorso e alle 17,00 presentazione del programma di Sirene Wave 2022 a cura di Ilaria Pezone, un concorso internazionale di cortometraggi per promuovere una modalità “amatoriale” e “di prossimità” di fare cinema. Alle 20,30 concerto di chiusura Pasolini in forma di rosa di Stefano Giaccone raccontando un Pasolini non inedito ma forse meno esplorato; attraverso l’uso di canzoni, letture e brevi commenti, Pasolini rivive come uomo e intellettuale del ‘900.