In questi anni il Comune di Casalgrande, attento alle possibilità che l’Europa può offrire alla comunità locale, è stato protagonista di alcuni progetti di rete europea.

In occasione della Festa dell’Europa e del Maggio dell’Europa e a conclusione della settimana interculturale, domenica 21 maggio, alle ore 18.00, in sala espositiva “Gino Strada” a Casalgrande, l’Amministrazione comunale vuole rendere partecipi i cittadini di due esperienze significative che hanno permesso di diffondere informazioni, condividere buone prassi, creare sinergie a livello nazionale ed europeo: l’esperienza della rete SERN (Sweden Emilia Romagna Network) e quella della rete BELC (Building Europe with Local Councillors), nate per rendere l’Europa più vicina alle comunità locali e per consentire ai rappresentanti politici di lavorare insieme e di discutere con i loro concittadini delle opportunità offerte dalla UE e delle soluzioni europee alle sfide e alle problematiche dei loro territori. Al termine verrà inaugurata la mostra “Madri fondatrici d’Europa” della dottoressa Maria Pia Di Nonno, vincitrice del premio Altiero Spinelli della Commissione Europea, nel 2018.

Durante l’incontro di condivisione, il vicesindaco Silvia Miselli parlerà dei progetti realizzati con la rete SERN in questi anni, rete di cui è stata nel Consiglio direttivo dal 2021 al 2023.

Il consigliere Solange Baraldi illustrerà brevemente le finalità della rete BELC di cui fa parte e dialogherà con un gruppo di consiglieri locali, membri della stessa rete, rappresentanti di diversi comuni in tutta Italia, per conoscere la loro esperienza “europea” e le possibilità di creare sinergie.

A seguire Maria Pia Di Nonno, ricercatrice della Sapienza di Roma, racconterà della storia di alcune donne europee che, a pieno titolo, si possono “madri fondatrici” dell’Europa. Dalla sua ricerca, alla Sapienza di Roma, è nata la mostra “Madri fondatrici d’Europa”, arricchita dai disegni di Giulia Del Vecchio, mostra che ha ricevuto prestigiosi premi e che verrà inaugurata domenica pomeriggio. Resterà poi visibile al pubblico fino a fine giugno prima in sala espositiva e poi in biblioteca.