L’Ospedale di Sassuolo ha un nuovo ambulatorio oculistico dedicato ai bambini, realizzato grazie al generoso contributo donato in onore e a ricordo dello storico rapporto che COOP ESTENSE ebbe sostenendo, come socio della compagine sociale di Atrikè, la scelta della gestione dell’Ospedale attraverso una S.p.A.; scelta che i Soci della Cooperativa ricorderanno per i benefici diretti e indiretti che ne ricavarono.

L’ambulatorio, dotato di tutte le più recenti tecnologie, è ospitato all’interno del Poliambulatorio ‘ARS MEDICA’ di proprietà dell’Ospedale, a poche centinaia di metri dal nosocomio. Una scelta pensata appositamente per le esigenze dei pazienti pediatrici che, in questo modo, avranno a disposizione i migliori professionisti e strumenti diagnostici all’avanguardia, senza doversi recare fisicamente in ospedale.

Già attivo tre volte alla settimana, il servizio garantisce 16 visite al giorno, prenotabili attraverso il CUP con la semplice richiesta del pediatra di libera scelta. A fianco del medico oculista, che si occupa delle visite e del controllo del fondo oculare, anche grazie ad una lampada a fessura e all’auto-refrattometro integrato con un forottero, c’è anche l’ortottista per la valutazione della motilità oculare, che serve a diagnosticare la presenza di anomalie dell’apparato neuromuscolare, e delle diplopie (visione doppia).

Una novità importante che, oltre a garantire la completa presa in carico dei pazienti pediatrici, avrà benefici significativi sulle liste di attesa. L’Unità Operativa di Oculistica diretta dal Dr. Enrico Martini, infatti, è riconosciuta come una delle eccellenze dell’attività ambulatoriale e chirurgica dell’Ospedale, per la quale fanno richiesta sempre più pazienti provenienti da tutta la provincia di Modena e non solo.

“Con l’apertura di questo nuovo ed efficiente ambulatorio – sottolinea il Direttore Generale, Dr. Stefano Reggianil’Ospedale di Sassuolo amplia le sue attività di erogazione di servizi dedicati ai pazienti in età pediatrica del Distretto e non solo, rafforzando la capacità di risposta dell’intera rete ospedaliera provinciale e proseguendo l’integrazione con i servizi territoriali dell’Azienda USL di Modena, in una branca specialistica che, tra l’altro, ha visto crescere costantemente negli ultimi anni la domanda di prestazioni”.